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il parere dell’esperto

MEDICINA LA FEBBRE, IL “MOSTRO” BUONO

La rubrica “Il parere dell’esperto” è uno spazio affidato a persone specializzate su argomenti di comune interesse

 

 

Dott.ssa Paola Milli, Farmacista

 

La febbre, il “mostro” buono

 

La febbre è tra i primi meccanismi di difesa che il nostro organismo mette in atto nei confronti di patogeni con cui veniamo a contatto.

In assenza di gravi patologie (come ad esempio cardiopatie, broncopneumopatie) o in caso di condizioni fisiologiche particolari (neonati ed anziani) bisogna permettere alla febbre di compiere il suo percorso difensivo, lasciando l’uso dei farmaci, quali antipiretici o antinfiammatori, quando strettamente necessario, o per ridurre sintomi sistemici associati come cefalee, mialgie…

E’ qui che l’omeopatia ci viene in soccorso!

I rimedi omeopatici per la febbre sono di facile gestione da parte del paziente e si distinguono per segni e sintomi molto precisi.

ACONITUM NAPELLUS

Chiamato anche il “bisturi omeopatico” è il rimedio che si utilizza tutte le volte che si è esposti al freddo secco. Subito somministrato, anche in assenza di sintomi, dà la possibilità all’organismo di reagire immediatamente. Aconitum  presenta queste caratteristiche:

  • febbre molto elevata (39°-40°), con insorgenza rapida
  • pelle secca e calda
  • rosso in volto, impallidisce alzandosi
  • sete intensa: beve grandi quantità di acqua fredda
  • molto agitato
  • peggiora verso mezzanotte.

Quando il soggetto Aconitum inizia a sudare, o guarisce o c’è bisogno di un altro rimedio.

ATROPA BELLADONNA

  • febbre elevata (38°-39°) con insorgenza non brutale, può seguire Aconitum.
  • rossore del volto
  • pupille dilatate (midriasi)
  • secchezza delle fauci: beve a piccoli sorsi in quanto c’è generalmente flogosi delle prime vie aeree.
  • soggetto che alterna prostazione a stati di eccitazione sensoriale

BRYONIA ALBA

  • febbre con insorgenza progressiva ed evoluzione continua-rimettente, segue generalmente Belladonna e Aconitum
  • sete di grandi quantità di acqua fredda, bocca amara, impastata, labbra molto secche e fissurate
  • secchezza delle mucose: tosse secca e stizzosa con dolori lancinanti al tossire
  • desiderio di immobilità, intolleranza a qualsiasi rumore. Fotofobia.

GELSENIUM SEMPERVIRENS

  • febbre con brividi e tremori intensi
  • assenza di sete
  • peggiora tra le 16-20
  • migliora con un abbondante emissione di urine

EUPATORIUM PERFOLIATUM

  • febbre intermittente
  • dolori ossei, sensazione di avere tutte le “ossa rotte”
  • cefalea con dolori ai globi oculari
  • peggiora con il movimento, mentre migliore con il riposo.

Tutti questi rimedi vanno presi, in fase acuta, con una potenza dalla 5 alla 9 CH, tre granuli anche ogni 30/45 minuti, diminuendo la frequenza della somministrazione al regredire del sintomo.

E’ chiaro che se la febbre non migliora (se il rimedio è giusto, si vede immediatamente il miglioramento) ,persiste per più di due giorni, o si ha un peggioramento delle condizioni generali, non esitare a somministrare antipiretici insieme al rimedio omeopatico….l’uno non esclude l’altro!

Dott.ssa Paola Milli

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