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MERGO UNITI PER LO SVILUPPO DELLE AREE INTERNE

Il convegno ha visto la partecipazione di amministratori locali: sviluppare sinergie e coordinare iniziative

MERGO, 19 novembre 2019 – Interrogarsi sul futuro delle aree interne significa prima di tutto conoscerne ciò che è collegato alle altre realtà del territorio.

Unità è stata la parola d’ordine del convegno “Sviluppo delle aree interne attraverso nuovi approcci – Cultura, Arte, Cibo” organizzato dall’Amministrazione comunale di Mergo, che si è svolto domenica scorsa a margine della Festa di San Martino.

Relatori dell’incontro Dimitri Giardini, responsabile Cia, Riccardo Maderloni, Presidente Gal Colli Esini San Vicino, Sergio Mustica, amministratore Laboratorio delle Idee, Luca Celli, fiduciario Slow Food Condotta Castelli Jesi, Michele Maiani, Presidente Uncem Marche, Sabrina Tacconi, consigliere comunal die Mergo, Massimiliano Scotti, direttore Parco Gola della Rossa Frasassi.

Presenti Sindaci e Assessori di alcuni Comuni della Vallesina. A introdurre i lavori il sindaco Luca Possanzini e l’assessore al turismo Simone Cola, che ha sottolineato come «parlare di futuro significa scegliere la strada da percorrere per crescere in maniera sana, migliorando la qualità della nostra vita e per raggiungere questo obiettivo è fondamentale il contributo e l’impegno di tutti. Nel segno dell’unità anche Sergio Mustica, che ha auspicato la «creazione di un tavolo attorno a cui sviluppare sinergie e coordinare le iniziative, che sono tante e che rivelano voglia di fare, ma che spesso si arenano davanti alla burocrazia e alla mancanza di coordinamento».

Luca Celli ha ricordato l’importanza di «puntare sulla qualità e sostenibilità attraverso la valorizzazione dei piccoli produttori. «Da due anni – ha ricordato – si sta lavorando alla realizzazione di comunità di cittadini che condividano e attuino i messaggi Slow Food. Sono i cittadini a sostenere per primi le piccole produzioni, con la consapevolezza della ricchezza che possono portare le microeconomie. Associare un prodotto al territorio lo caratterizza e ne veicola l’immagine».

Sullo spopolamento delle Comunità Montane si è soffermato il presidente Uncem, Maiani,: «Oggi in queste aree vive un quinto della popolazione marchigiana. Abbiamo assistito a una migrazione biblica dal dopoguerra a oggi. È andato in crisi un modello di sviluppo che va ripensato investendo sulle diverse forme di turismo che le Marche possono attrarre, realtà complesse che racchiudono una serie di fattori che sono cibo, accoglienza, infrastrutture. Le Marche non sono facili da raggiungere, abbiamo però i vantaggi di un turismo non stagionale e di un’offerta emozionale, ma dobbiamo aiutare le realtà locali con fiscalità di vantaggio. La grande sfida è il sostegno dell’ambiente con attenzione al nostro patrimonio boschivo che  contribuisce alla produzione di acqua e salvaguarda l’equilibrio idrogeologico delle zone a valle».

Per la consigliera Sabina Tacconi occorre «creare una connessione tra passato e presente, dando ai ragazzi gli strumenti per conoscere il territorio in cui vivono, da percepire non come un limite, ma come grande ricchezza. Investiamo sulle connessioni che la nostra terra ci offre, parco, arte, storia e recuperiamone la storia, perché non si può rispettare ciò che non si conosce».

La conclusione al direttore Parco Gola della Rossa: «Diamo gambe alle tante idee sul futuro del nostro territorio. Un parco non si limita alla sua costituzione, ma è manutenzione, coinvolgimento delle persone che lo abitano, che sanno fare e che sanno essere genuine, aspetto che definisce la nostra identità e che piace ai visitatori. L’Appennino è la montagna del Mediterraneo, è la gran parte del territorio, merita lo sforzo di un progetto, non in contrapposizione con la costa, ma che dia dignità alle popolazioni che ci vivono».

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