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Moie Alla Fornace, “Riempiamo le scatole“ (video)

Incontro molto partecipato con l’associazione Ánemos per presentare il progetto Book Box, nato grazie alla collaborazione tra la biblioteca e il Grusol

Moie, 22 maggio 2022 – L’associazione Ánemos odv, in collaborazione con la Biblioteca La Fornace ed il Gruppo Solidarietà, ha promosso  un incontro, venerdì scorso, dedicato alla cittadinanza per presentare il progetto Book Box e raccontarne i primi sei mesi dalla nascita. Il progetto è nato grazie alla collaborazione tra la biblioteca La Fornace e il Gruppo Solidarietà, con il sostegno prezioso dell’Amministrazione comunale di Maiolati Spontini.

Una delle socie fondatrici di Ánemos, Cristina Corsini, nella presentazione ha evidenziato come «Ánemos, dal greco, significa soffio, vento, anima, respiro, movimento, una pluralità di significati perché siamo così, un’associazione al plurale. Le parole per noi contano e in questa biblioteca, che è casa delle parole, ci troviamo nel nostro elemento. Siamo un’associazione in cammino e tutti siamo animati dallo stesso desiderio: diventare sempre più noi stessi  perché avvertiamo la fatica di questo processo. Quindi, attraverso le nostre attività, non desideriamo dare risposte, ma qualche strumento affinché chiunque possa arrivare a farsi travolgere dalle domande di senso alla quali da sempre l’uomo tenta di rispondere. In questa ottica dunque, tutti noi abbiamo sposato il progetto Book Box che ha visto Monica Caprari, presidente dell’associazione, nel doppio ruolo di educatrice e volontaria, spendersi con dedizione e tanto entusiasmo perché anche attraverso una scatola soffia il vento».

Gloria Gagliardini, del Gruppo Solidarietà ha quindi presentato nei dettagli il progetto.

«BookBox  vede uniti promozione della lettura e inclusione sociale ed è già presente in 10 città d’Italia. Da sei mesi anche a Moie di Maiolati Spontini. Si ripropone di realizzare una piccola biblioteca nelle sale d’attesa di luoghi frequentati da bambini e adulti. BookBox è una biblioteca comunale dove la cura, l’aggiornamento periodico e la distribuzione dei volumi e delle riviste è affidata a volontari, tra i quali ci sono anche persone con disabilità. Il loro compito è di cercare, selezionare, inventariare e consegnare i libri garantendo un ricambio periodico dei titoli al fine di assicurare una buona scelta a chi ritorna più volte nello stesso luogo».


Dopo la proiezione di un video che testimonia il progetto sin dai suoi primi giorni di vita, alcuni volontari hanno simulato momenti di attività insieme.

I volontari si riuniscono, divisi per gruppi, nella sala Joyce Lussu della biblioteca, qui lavorano insieme, catalogano i libri, preparano le scatole da consegnare, e nel frattempo si raccontano, si ascoltano, fanno nuove esperienze e nuove amicizie. All’impegno si accompagna spesso il divertimento. Chi fa volontariato sa infatti che “si possiede solo ciò che si dona”. 

In tanti hanno partecipato all’evento di venerdì, durante il quale si sono succedute alcune testimonianze di chi ha accolto la scatola Book Box: Don Maurizio Fileni, della parrocchia di Castelbellino, Francesca D’Aquino, del Centro Papa Giovanni XXIII, Marzia Animali, educatrice Cooss Marche, Ingrid Iencinella psicologa Umea, la dottoressa Marta Dottori, Chiara Dolciotti , del negozio Oltrenatura di Moie, Tania Bucciarelli, di Natura Garden di Castelplanio.

Preziosa la partecipazione del Centro Papa Giovanni XXIII di Ancona che nella persona dell’educatrice Francesca D’Aquino ha riportato la sua esperienza.

«Queste collaborazioni inedite permettono alle persone con disabilità di vedere rispettato il diritto del loro compimento esistenziale come individuo all’interno del gruppo sociale, svolgendo un ruolo di cittadinanza attiva e partecipativa, uscendo dalla diarchia esclusiva famiglia/centro».

«Si creano spazi dove mettere a frutto le proprie abilità – ha specificato – incrementando condizioni di adultità e capacità di orientamento nella realtà. Il protagonismo delle persone con disabilità diventa fondamentale negli assetti sociali, divenendo così esse stesse soggetto di cambiamento delle modalità di convivenza».

Stefania Romagnoli, la responsabile della Biblioteca, ha parlato di Book Box in termini di  numeri: «2.550 libri inventariati, 2.010 libri donati, 31 BookBox collocate in luoghi diversi: ambiente sportivo, luoghi commerciali, parrocchia, e ambiente sanitario.

L’assessora ai servizi sociali e istruzione Beatrice Testadiferro ha preso parte all’incontro e, a conclusione delle testimonianze, ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione comunale di Maiolati Spontini per ristrutturare l’antica fornace di laterizi e renderla un luogo in cui «prendersi cura della mente, accogliendo persone di diverse età e competenze, grazie a una progettazione innovativa e aperta alle esigenze della società».

L’assessora ha ringraziato le persone che, in modi diversi, hanno reso possibile l’attivazione del progetto, la dirigente dei servizi educativi del Comune, Tiziana Barchiesi, la bibliotecaria Stefania Romagnoli, e il fondatore del Gruppo Solidarietà, Fabio Ragaini.

Un progetto destinato a espandersi sia a livello territoriale che di adesioni di cui sentiremo ancora parlare tanto.


Book box ti aspetta, donando un po’ di te riceverai tantissimo.

(Redazione)

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