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Moie Il Caffè Letterario cambia gestione: per Patrizia 17 anni di storie, sorrisi e cultura

Il locale all’interno della biblioteca La Fornace, «un’esperienza bellissima ma ora inizio un nuovo capitolo, a 50 anni evidentemente era giunta per me l’ora di cambiare»

Moie – Dopo 17 anni di attività, il Caffè Letterario, locale situato all’interno della biblioteca La Fornace, cambia gestione.

La scadenza dell’appalto ha posto fine alla guida da parte della società Tadamon e Patrizia Mennechella e le sue colleghe lasceranno il posto alla new entry.

«È stata fatta un’offerta leggermente più alta, e io, dopo 17 anni, me ne vado. Non so dove, ma me ne vado», racconta Patrizia con la solarità che la contraddistingue, ma non manca certo un po’ di dispiacere misto a rassegnazione.




Tutto è iniziato a fine dicembre 2007, quando Tadamon vinse la gara d’appalto per gestire il Caffè Letterario. Da allora, Patrizia è stata una presenza costante, inizialmente come jolly e poi, dal 2010, come figura stabile.

Nel corso degli anni ha lavorato con diverse colleghe, tra le quali, Sara e Chiara, Loredana e Pamela, con queste ultime ha condiviso gli ultimi 10 anni di questa avventura. Insieme, hanno trasformato il Caffè Letterario in un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove cultura e socialità si intrecciavano.

«È stata un’esperienza bellissima – racconta -, mi piace stare a contatto con la gente, ridere, scherzare, parlarci. Questo lavoro lo amo veramente tanto».

Il Caffè Letterario non è stato solo un bar, ma un luogo di aggregazione, dove studenti, amici e famiglie si ritrovavano per un caffè, un aperitivo o per partecipare agli eventi culturali organizzati in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

Tra le tante iniziative spiccano gli aperitivi letterari del mese di luglio e i compleanni festeggiati ogni anno nel primo fine settimana di dicembre, con tanto di torta e brindisi.

«I compleanni dei bambini, gli studenti che passavano da noi, i clienti abituali… Tutti sono molto dispiaciuti, mi mandano messaggi dicendo: “No, Patri, non può essere”», racconta con emozione.

Con la scadenza dell’appalto fissata per il 31 dicembre Patrizia è pronta a voltare pagina, anche se non nasconde le difficoltà.

«Ora devo capovolgere tutto e ricominciare da capo. Dopo 17 anni, ho 50 anni, non sarà facile, ma va bene così. È il ciclo della vita: si vede che per me è giunto il momento di cambiare».

L’eredità di Patrizia e del suo Caffè Letterario non si misura solo nei ricordi dei momenti vissuti ma anche nella consapevolezza di aver creato un legame profondo con la comunità. Una storia fatta di dedizione, di incontri e di cultura che, anche se giunta al termine, di certo non sarà dimenticata da quanti ogni giorno sono semplicemente passati per un caffè.

Il Caffe Letterario e l’allegria che Patrizia riusciva a trasmettere in quel caffè condiviso con il cuore, lasciano spazio ora a nuove esperienze e nuovi volti.

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