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MOIE Il Grusol a Ceriscioli: «Assicurare sostegno ai non autosufficienti»

disabilità

Emergenza coronavirus, servizi in gran parte sospesi

MOIE, 23 marzo 2020 – Sono diverse migliaia le persone con disabilità e non autosufficienza che nella nostra regione fruivano di interventi domiciliari e diurni.

«Servizi che per la gran parte dei casi sono stati sospesi nelle ultime settimane a seguito dell’emergenza coronavirus» evidenzia il Gruppo Solidarietà di Moie che già nei giorni scorsi aveva lanciato un appello a non lasciare sole le persone in condizioni di estrema fragilità.

Numeri alla mano sono circa 2.300 le persone che frequentavano i centri diurni (salute mentale, disabilità, demenze); circa 5.000 usufruivano di interventi domiciliari (disabilità, non autosufficienza, demenze); circa 7.000 gli alunni con disabilità frequentanti le scuole, e di  questi almeno la metà con assistenza all’autonomia e comunicazione.

A partire da questa situazione il Gruppo Solidarietà con una lettera al presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli, chiede «che sulla base della valutazione delle necessità delle persone, vengano assicurati in ogni territorio adeguati interventi e sostegni. Un percorso che, si ritiene,  la Regione Marche debba promuovere per evitare di lasciare sole le persone ed evitando anche comportamenti rinunciatari da parte dei servizi territoriali».

Scrive il Grusol: «Ciò che non appare sostenibile è la sospensione generalizzata dei servizi e dei sostegni che avrebbe effetti devastanti su persone che ne hanno assoluta necessità.  In questo senso vi chiediamo di attivarvi nei confronti dei Comuni dei rispettivi Ambiti territoriali e dei Distretti sanitari perché siano messi in atto, non in forma discrezionale,  interventi volti ad assicurare assistenza e cura alle persone che ne hanno bisogno e che lo chiedono. Ferma restando l’assicurazione agli operatori delle protezioni necessarie per svolgere il proprio lavoro in sicurezza».

Il Gruppo chiede, quindi, alla Regione «di attivarsi presso i servizi comunali e distrettuali non solo per verificare quanto sta accadendo in ogni territorio, ma di dare indicazioni – anche sulla scorta di quanto sancito nel decreto legge del 17 marzo – al fine della tutela delle persone con disabilità e non autosufficienti».

(e.d.)

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