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Cronaca

Moie Il raduno dei Tittarelli, un cognome che unisce da ogni parte d’Italia – VIDEO

Si ritrovano da una ventina d’anni, molti non si conoscevano, una iniziativa cominciata quasi per gioco a Velletri

di Pino Nardella

Moie, 27 marzo 2023Parola d’ordine Tittarelli, ieri mattina erano una novantina, provenienti da diverse regioni d’Italia – ma anche dall’Argentina -, quanti con questo cognome condiviso si sono ritrovati per passare una giornata insieme nel segno della della convivialità come ormai è consuetudine da una ventina di anni a questa parte.

L’iniziativa è nata negli anni 2000 da parte dei coniugi Rossana Serangeli e Franco Tittarelli, di Velletri, i quali hanno deciso di consultare l’elenco telefonico chiamando poi in varie parti d’Italia chi aveva il cognome Tittarelli.

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«Abbiamo iniziato nel 1999 come idea iniziale poi realizzata l’anno dopo, quasi per gioco. E invece hanno risposto in tanti e siamo così partiti con il primo appuntamento, eravamo in 100 – racconta Franco Tittarelli -. In pochi ci conoscevamo ma anno dopo anno siamo arrivati al 2023, abbiamo perso solo due anni a causa del Covid ma oggi mi sento soddisfatto del risultato».

«La semplicità di una telefonata si è trasformata in una cosa grandissima e bella – spiega Rossana, sua moglie – conoscere tutte queste persone accomunate da un cognome ci fa molto piacere».

A poco a poco si è creato un gruppo che ha iniziato così dare vita al tour delle famiglie Tittarelli.

Alle 10 di ieri mattina nel piazzale del ristorante Jolanda è arrivato l’autobus proveniente dal Lazio, i.partecipanti al Tittarelli day si sono riuniti per un leggero aperitivo e la foto di gruppo, quindi insieme hanno raggiunto la chiesa di Cristo Redentore per assistere alla messa.

Questa edizione 2023 è stata organizzata da Humberto Tittarelli, arrivato in Italia dalla città di Armstrong, in Argentina, per stabilirsi a Moie nel 2000, la mamma Ida Principi era emigrata con i suoi genitori all’età di due anni partendo da Campocavallo di Osimo, mentre suo padre Umberto era nato nel 1916 ad Amstrong da una famiglia di origini italiane, i nonni di Humberto, Ernesto Tittarelli e Anna Valerieri di Mazzangrugno di Jesi, partiti per l’Argentina nell’anno 1913.

«Questo raduno mi è subito piaciuto, – afferma Humberto – sono andato per la prima volta l’anno scorso al raduno di Treia, oggi siamo qui e ci auguriamo di passare una bellissima giornata insieme».

Sono arrivati da Roma, Velletri, Perugia, Ancona e Cingoli, dalle Marche e dall’Abruzzo, dal Lazio e dall’Umbria e dalla lontana Argentina, per ritrovarsi insieme ancora una volta.

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