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MOIE La Candelora tra fede e tradizione

In questo giorno si benedicono le candele e se il tempo è bello l’inverno è ormai agli sgoccioli

MOIE, 2 febbraio 2021 – La festa della Candelora si celebra oggi, 2 febbraio, e dal punto di vista religioso ricorda la Presentazione di Gesù al tempio che cade a 40 giorni di distanza dal Natale, è nota anche come la Purificazione di Maria.

In questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”. Celebrata già dall’imperatore Giustiniano, fu adottata a Roma fin dal settimo secolo, con una processione penitenziale istituita da Papa Sergio I (687-701). Lo stesso nome, Candelora, è da attribuire all’usanza di benedire le candele e di portarle in processione. Candele a cui la tradizione e la devozione popolare hanno attribuito benefici contro le forze del male.

A Moie per lo più nel passato, le candele poste all’entrata della monumentale abbazia di Santa Maria, venivano prelevate dai fedeli e benedette dal parroco durante la santa messa. Terminata la funzione, venivano accese e portate a casa come segno di Cristo “ Luce e Purificazione”. La candela veniva custodita devotamente, difendeva la casa dal male.

I moiaroli rammentano inoltre che la candela della Candelora veniva accesa durante un temporale, per preservare il raccolto da eventuali grandinate.

Un proverbio molto diffuso legato a questa giornata: “Candelora, Candelora dall’inverno semo fora; se ce nengue e se ce pioe ce ne sta quarantanove; se c’è sole o solicello ce ne sta trenta di invernicello”. La tradizione pone in evidenza che se il giorno della Candelora il tempo è bello, l’inverno è ormai agli sgoccioli, altrimenti ci sarà ancora più di un mese di freddo.

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