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MOIE “LA SIMEIDE”, IL RACCONTO DI TULLIO BUGARI ALLA FORNACE

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Appuntamento in biblioteca: il libro ricostruisce la vicenda attraverso i comunicati stampa e i volantini scritti dagli operai tra gli anni Settanta e Novanta

MOIE, 27 settembre 2019 – “La Simeide, una lotta vincente”, ultimo libro di Tullio Bugari, sarà presentato alla biblioteca La Fornace domani, sabato 28 settembre, alle ore 21 in un reading con ArciVoce.

Simeide Bugari

Tullio Bugari

Il libro racconta la storia della Sima di Jesi nel Novecento e la ricostruzione della lunga vertenza tra gli anni Settanta e Novanta, la mobilitazione operaia, il supporto della città, le soluzioni. L’occasione sarà animata dalle letture del gruppo ArciVoce.

La Simeide”, Seri Editore, è stato realizzato con un contributo di Fiom Ancona e Spi Cgil Ancona, Istituto Gramsci sezione di Jesi e Arci Marche.

«La memoria della Sima di Jesi sembra essersi cancellata in fretta, come se non fosse mai esistita e tutto si sia chiuso nel fallimento. – spiega l’autore – Eppure, presso l’uscita Jesi Est della superstrada, è attivo ancora oggi lo stabilimento di via Roncaglia, con circa 250 operai, proprietà Caterpillar, con la stessa produzione di allora, cilindri oleodinamici.
«Quello stabilimento continua ad esistere grazie alla lotta degli operai della Sima storica, tra gli anni Settanta e Ottanta, quando una scellerata gestione della proprietà rischiava di portarla al fallimento. Gli operai decisero fin dal primo giorno che bisognava cambiare la proprietà (“anziché gli operai, cambiamo il padrone“), cercandone una più affidabile, per continuare a garantire la continuità della produzione e dell’occupazione».
Circa 700 i dipendenti nel momento di massima espansione e oltre duemila i lavoratori dell’indotto, da tutti i comuni della Vallesina, in questa fabbrica che era il risultato di un secolo di industrializzazione e di sviluppo, con maestranze qualificate e una posizione aziendale di leadership europea nel suo comparto.
«Tutto questo rischiava di essere distrutto. Il libro ricostruisce la vicenda attraverso i comunicati stampa e i volantini scritti dagli operai – continua Bugari -,  ho utilizzato in particolare gli archivi di Cesare Tittarelli e di Paolo Mancini, entrambi membri del Consiglio di Fabbrica, e poi quello conservato dall’ex sindaco Aroldo Cascia».
Nel libro si racconta ogni singolo passaggio, anche quelli più problematici, seguendo le vicende dei lavoratori e della città attorno a loro.
Il testo è diventato anche uno spettacolo, un reading concerto con letture scelte che ripercorrono i momenti principali della vertenza: la Vi Cunto e Canto band  – Lorenzo Cantori, Silvano Staffolani e Marco Pauri – ha anche scritto una canzone dedicata agli operai quando bloccavano la ferrovia, intitolata “Quei treni alla stazione”.
(e.d.)
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