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MOIE L’orto didattico, la scuola diventa maestra di vita

Progetto nato dalla collaborazione con Comune e aziende del territorio, alla mensa gustato il primo raccolto dagli alunni della primaria

MOIE, 25 dicembre 2020 – Un pranzo speciale, martedì 22 dicembre, alla mensa della scuola primaria Martin Luther King” di Moie: prima della chiusura per le vacanze natalizie, alunni e insegnanti hanno avuto il piacere di gustare il primo raccolto dei prodotti dell’orto didattico, in compagnia del dirigente scolastico Vincenzo Moretti e dell’assessora all’istruzione, Beatrice Testadiferro.

«Grazie alla collaborazione nata tra la scuola, il Comune e alcune aziende del territorio – spiega l’assessora Testadiferro – sono state predisposte le aiuole nelle quali gli alunni della scuola primaria hanno piantato numerose varietà di ortaggi invernali».

Le aziende coinvolte sono Natura Garden per la progettazione e la fornitura dei materiali, la Ferramenta Sarti e Vita Verde per le forniture, la New Garden, Tiziano Giardini, Santarelli Garden, Eden Garden, La Villarella e TecnoVerde per la realizzazione.

I bambini delle classi a tempo pieno hanno raccolto le prime lattughe, piantate nel mese di ottobre, e le hanno consegnate alle cuoche della mensa comunale che, con grande spirito di collaborazione, le hanno condite e servite guarnendo i piatti con le primule, sempre provenienti dall’orto didattico, presentando un piatto degno dei migliori chef, biologico e a chilometro zero.

Il progetto di orticoltura didattica prende forma qualche anno fa da parte di alcune maestre che, coordinate dall’insegnante Alessandra Grizi, hanno avviato un percorso di formazione con Emilio Bertoncini, esperto di orti scolastici e biodiversità agraria.

Terminati i lavori del secondo lotto del polo scolastico Mics, si è potuto individuare lo spazio da dedicare alle aiuole e, grazie al coordinamento dell’insegnante Romina Mancini, appassionata di giardinaggio e agricoltura sostenibile, il progetto ha finalmente preso il via.

Sono stati ricavati due angoli molto particolari: uno dedicato alle piante della storia, dove sono state messe a dimora piante di papiro, acanto e giglio, e l’angolo sensoriale che ospiterà erbe aromatiche e un percorso tattile.

«Il progetto ha ottenuto il favore dei bambini – spiega il dirigente Moretti – che amano “sporcarsi le mani” e veder crescere il frutto del proprio lavoro e ha offerto nuovi spunti didattici alle insegnanti, che in un’epoca scolastica difficile come quella attuale, fortemente condizionata dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, hanno trovato uno spazio nuovo e sicuro all’interno del quale poter insegnare. Molteplici, infatti, sono le competenze che si possono formare organizzando attività nell’orto, che si rivela uno spazio didattico ricco e denso di significato,; uno spazio condiviso in cui la scuola diventa maestra di vita, riappropriandosi degli spazi semantici rubati ai bambini dalla tecnologia e dalla fretta del vivere quotidiano. L’orticoltura insegna la pazienza, l’attesa, la cura, la cooperazione. E sono proprio questi i valori che le insegnanti hanno voluto donare ai loro alunni attraverso questo avvincente percorso didattico».

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