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MOIE “MEMORIAL MASSIMO CACCIANI”, RASSEGNA CORALE ALL’ABBAZIA

In occasione della ricorrenza di Santa Cecilia patrona della musica, per ricordare il corista scomparso tre anni fa testimone di impegno, generosità e passione 

MOIE, 20 novembre 2019 – L’associazione culturale l’Oasi-Coro Polifonico David Brunori, con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche e del Comune di Maiolati Spontini, organizza la rassegna corale “Memorial Massimo Cacciani”, in occasione della ricorrenza di Santa Cecilia patrona della musica. L’iniziativa si svolgerà sabato 23 novembre, alle ore 16.30, nell’abbazia benedettina di Santa Maria.

Dopo i saluti istituzionali si esibiranno il Coro David Brunori, diretto da Alessandro Benigni e accompagnato al pianoforte da Georgia Amadio, e la Corale Santa Cecilia di Fossato di Vico, guidata da Paola Paolucci, con all’organo Sauro Argalia. Al termine del concerto le due formazioni animeranno la messa prevista alle 18.30. La rassegna corale si propone come momento di incontro culturale, sociale e religioso, che unisce il canto alla memoria e rende omaggio al corista Massimo Cacciani, scomparso il 5 dicembre 2016 all’età di 52 anni.

«Per molti anni Massimo ha fatto parte del Coro Polifonico David Brunori – ha ricordato il presidente Olivio Mazzarini – ed è stato testimone di impegno, generosità e passione per i tanti che lo hanno conosciuto, apprezzato, amato».

Massimo Cacciani

Massimo Cacciani

La Corale Santa Cecilia di Fossato di Vico partecipa per affinità con lo spirito dell’iniziativa: nel giugno 2018, infatti, il Coro David Brunori ha partecipato nella cittadina umbra alla XII Rassegna di musica corale “Cantando con te”, dedicata ad un corista locale scomparso, che durante la sua vita è stato anima della formazione. L’iniziativa vede quindi protagoniste la memoria come elemento unificante, e l’arte della musica nella sua funzione evocativa, capace di tessere legami oltre il tempo e lo spazio, di entrare in sintonia con la parte più profonda di ciò che si ama.

L’Abbazia romanica di Santa Maria delle Moie, luogo millenario di spiritualità, con la sua acustica perfetta sarà lo spazio ideale per la musica e l’armonia ma anche per la sosta e la contemplazione della bellezza. È infatti di uno dei tesori più rilevanti della Vallesina dal punto di vista storico-artistico e culturale.
Fondata all’inizio dell’XI sec. dalla famiglia Attoni-Alberoni-Gozoni come monastero privato, sorgeva in una zona paludosa (moja) vicino al corso del fiume Esino. Circondata da una selva, in origine era costituita dalla chiesa, dal chiostro, dalle sale capitolari per gli incontri dei monaci – che qui restarono fino al 1456 – dalla cucina, dal dormitorio, dai laboratori.

Santa Maria delle Moie

Nei secoli XI e XII ricevette numerose donazioni e la potenza del monastero benedettino crebbe nel secolo XV. La chiesa fu restaurata nel 1524 e nel 1600 fu elevata a parrocchia. Oggi rimane solo la chiesa, ristrutturata e riadattata nel corso dei secoli, mentre del monastero rimangono solo due ambienti: uno rettangolare con volta a botte collegato a una stanza sotterranea da una scala; l’altro, comunicante con il primo e accessibile anche dal cortile, a pianta quadrilatera e con volte a crociera.

La chiesa è costruita con blocchi regolari di pietra calcarea e ha una struttura della pianta a croce greca iscritta. L’interno è composto da tre navate di cui la centrale è più elevata e voltata a botte con sottarchi, mentre le navatelle sono voltate a crociera.

All’interno dell’abbazia sono custoditi un raffinato crocifisso ligneo seicentesco, il quadro della Madonna della Misericordia, patrona di Moie, che risale al XVIII sec., e nella navata destra la riproduzione del quadro “La nascita della Vergine”.

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