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MOIE Polo scolastico, per “Domus” progetto esemplare

polo scolastico moie

Firmata da uno studio di Serra de’ Conti, la struttura dedicata a Carlo Urbani è finita sull’autorevole rivista di architettura, design e urbanistica

MOIE, 24 dicembre 2020 – E chi l’avrebbe detto che le Marche fanno scuola anche in materia di architettura e ingegneria a livello mondiale?

Il polo scolastico di Moie dedicato a Carlo Urbani, su progetto di Petrini Solustri and Partners, studio di Serra de’ Conti, finisce sul mensile Domus, punto di riferimento internazionale per l’architettura, il design e l’urbanistica.

La rivista di architettura e design, fondata nel 1928 dall’architetto Gio Ponti e dal padre Giovanni Semeria, è distribuita in 89 Paesi ed è la più concreta espressione dello stile e del gusto italiano nel mondo.

Tra virus, terremoti e anniversari – nel numero di dicembre di Domus – la scuola torna a essere il luogo dell’appartenenza. A 150 anni dalla sua nascita, il 2020 vuole rendere omaggio a Maria Montessori e lo fa dando spazio a quello che lei chiamava “lo spettacolo dell’educazione”.

E proprio alla scuola del futuro è stato dedicato un ampio articolo al progetto firmato Petrini Solustri and Partners del campus a Moie intitolato al medico morto di Sars 17 anni fa, Carlo Urbani.

Nato per accogliere 600 studenti tra elementari e medie con indirizzo musicale, il progetto è stato selezionato per la sua architettura rigorosa, con stecche funzionali, ampi corridoi, aule multimediali che si aprono verso l’esterno, aree comuni, l’auditorium. Il tutto perfettamente integrato nel paesaggio.

«È per noi un grandissimo onore essere stati recensiti con il nostro progetto dalla rivista Domus – commentano l’ingegnere Raffaele Solustri e l’architetto Nazzareno Petrini, fondatori dello studio di Serra De’ Conti – ed essere stati affiancati a colleghi di fama internazionale come gli architetti Alvisi e Kirimoto che hanno firmato il progetto dell’Accademia della musica della Andrea Bocelli Foundation, aperta lo scorso ottobre a Camerino o all’architetto ecosostenibile Mario Cucinella che ha progettato il Padiglione 34 della Fiera di Bologna con lo sguardo alla scuola del futuro».

«Questa è la testimonianza che anche dalla provincia possono venire fuori idee e spunti per una progettazione ingegneristica e architettonica originale che può rappresentare un modello d’ispirazione per progettisti di altri Paesi. Il nostro riconoscimento va alla lungimiranza dell’Amministrazione comunale che ha creduto al valore della scuola per la comunità e a tutti i nostri collaboratori dello studio che con dedizione e passione hanno lavorato per questo progetto».

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