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MOIE “Storie di bombe e di sogni”, Luca Angelucci alla Fornace

Presentazione alle 17 insieme all’autore anche quattro dei protagonisti del libro: Giovanni Fileni, Giannetto Magrini, Giorgio Rocchegiani e Aldo Mancini

MOIE, 11 dicembre 2021 – Un libro toccante, dal valore universale, che attraverso il racconto in prima persona delle vite di otto illustri marchigiani, che hanno vissuto da bambini la fame, la paura, e il dolore dettati dalla Seconda guerra mondiale, apre una porta a un futuro migliore.

È “Storie di bombe e di sogni”, del giornalista jesino, caporedattore del settimanale GenteLuca Angelucci. Il libro sarà presentato alla biblioteca La Fornace oggi, alle ore 17, alla presenza dell’autore e di quattro dei protagonisti del suo libro. L’incontro sarà moderato dal giornalista Marco Torcoletti. 

 Luca Angelucci

Ci saranno Giovanni Fileni, Giannetto Magrini, Giorgio Rocchegiani e Aldo Mancini. Il padre di Roberto, commissario tecnico della Nazionale campione d’Europa, pensa che il babbo sia stato ucciso dai fascisti, invece è nascosto in una buca scavata in un campo: non mangia, non parla, non può uscire.

A Giovanni Fileni, fondatore dell’omonima azienda di carni avicole, si ferma il cuore quando due nazisti puntano i mitra addosso a suo zio. Giannetto Magrini, diventato un apprezzato pittore e scultore, vede sfilare i carri armati nazisti o i partigiani dalle finestre di casa. Giorgio Rocchegiani, capace di inventarsi l’architettura artistica assemblando pezzetti di fiammiferi, ricorda i pasti saltati e l’ammonimento della mamma di non correre dopo un pranzo misero perché avrebbe digerito troppo in fretta

I protagonisti di questo libro hanno cresciuto i loro figli con questi e altri racconti degli anni della Seconda guerra mondiale, perché convinti che conoscere il passato sia la chiave che apre la porta del futuro. 

«Ritengo le loro storie straordinarie – dichiara Luca Angelucci – perché straordinario è sopravvivere quando tutto ciò che ti circonda minaccia di stritolarti, di cancellarti. Allora resistere è più di un verbo all’infinito, è una predisposizione dell’anima che influenza il corpo e ogni azione per trasformarsi nella volontà di non arrendersi». 

La mattina dell’11 dicembre, Angelucci, insieme a Giorgio Rocchegiani, incontrerà gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado di Moie.

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