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MONTE ROBERTO Il Comune dà il via libera ai nuovi allevamenti di polli

via libera al nuovo allevamento per il pollame a Monte Roberto

La struttura è composta da 8 capannoni aventi le dimensioni massime di 150 metri di lunghezza per 22 di larghezza

MONTE ROBERTO, 6 gennaio 2020 – Dalla partecipata assemblea pubblica promossa dall’amministrazione comunale di Monte Roberto, è arrivata la comunicazione definitiva per il via libera all’insediamento di otto nuovi capannoni destinati all’allenamento avicolo, in zona “Terrone“.

Il parere favorevole

Una questione che si trascinava da tempo, motivo di acceso dibattito in coda all’ultima campagna elettorale, e che ora trova atti ufficiali per poter diventare realtà. Dopo il definitivo parere favorevole della conferenza dei servizi e della Sovrintendenza, in un iter di competenza regionale, il Comune di Monte Roberto non ha elementi per non rilasciare il permesso a costruire, hanno affermato gli amministratori. Un investimento sul territorio fortemente voluto dall’azienda Fileni, decisa a portare tutte le catene produttive in terra Marchigiana.

Abbattere i cattivi odori

Chiariti anche tutti i passaggi dell’operazione. In primis si provvederà alla demolizione delle attuali volumetrie dedicate ad allevamento bovino, con conseguente rimozione di macerie e amianto per 5500 mq. I nuovi siti produttivi saranno dislocati in un’area isolata, ancor più lontana dalle abitazioni. Verrà inoltre piantumato un ampio oliveto, siepi e boschetti divisori, con lo scopo di mitigare l’aspetto visivo e abbattere la presenza di polveri e cattivi odori. Sciolti i nodi rispetto al possibile aumento veicolare di mezzi pesanti.

L’inquinamento ambientale

Previsto un traffico medio di 3,08 mezzi al giorno, con punte di 8,4. Il traffico indotto dunque, viene considerato irrilevante e compatibile rispetto all’attuale. Studiati nel dettaglio anche gli aspetti dell’inquinamento ambientale, con i dati previsionali che indicano il non superamento dei limiti di riferimento. Risultati che hanno avuto l’approvazione di Asur e Arpam.

Marco Pigliapoco

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