Segui QdM Notizie

Attualità

MONTE ROBERTO Il Comune partecipa alla “Festa dell’Europa”

La piccola ma viva comunità della Vallesina non si dimentica di un compleanno importante, caso purtroppo praticamente unico in provincia

MONTE ROBERTO, 9 maggio 2020 – Un’analisi lucida e nient’affatto retorica per celebrare virtualmente il compleanno dell’Europa.

Settant’anni fa infatti, veniva concretizzata forse la prima idea di Unione, e nel bene o nel male, dipende dai punti di vista, la storia intraprese una strada nuova, ancora da esplorare.

Lodevole l’iniziativa del Comune di Monte Roberto, seppur incompleta per via del Covid, di analizzare, capire e volgere lo sguardo verso il futuro. Peccato per la solitudine in cui si spengono le candeline, con gli altri Comuni evidentemente solo impegnati a chiedere finanziamenti, ma allora diventa ancor più doveroso riportare interamente il testo pubblicato dall’amministrazione sulla propria pagina Facebook.

Anche da un gesto, da un augurio, da una riflessione, si può continuare il cammino, e scegliere insieme il percorso da intraprendere.

«Questa data ricorda il giorno del 1950 in cui vi fu la presentazione da parte di Robert Schuman del piano di cooperazione economica, ideato da Jean Monnet ed esposto nella Dichiarazione Schuman, che segnò l’inizio del processo d’integrazione europea con l’obiettivo di una futura unione federale».

«Il comune di Monte Roberto, per questa ricorrenza, aveva programmato un evento formativo rivolto ai ragazzi delle classi medie dell’Istituto Comprensivo “B. Gigli” con la partecipazione di un alto dirigente dell’Unione Europea, già europarlamentare».

«Purtroppo, vista la situazione causata dalla pandemia in corso, anche questo incontro è stato cancellato, con la speranza di poterlo riorganizzare il prossimo anno. Vogliamo comunque proporre un momento di riflessione sull’importanza dell’Unione Europea e la conseguente consapevolezza che volenti o nolenti condiziona la vita del nostro Paese e di tutti noi. Dopo 70 anni, possiamo dire che quel sogno iniziale è ancora lontano ma di passi avanti ne sono stati fatti molti sebbene troppo condizionati da logiche economiche/finanziarie e troppo poco politiche. Riteniamo molto importante far conoscere il funzionamento della UE, i suoi organismi, le sue modalità di gestione e le opportunità: crediamo che l’educazione e la formazione di un cittadino passi anche per questi momenti di riflessione che possono contribuire a far crescere un senso di appartenenza necessario per agevolare e velocizzare un percorso storico molto complesso. Settant’anni sembrano tanti, ma se pensiamo che appena 5 anni prima, nel 1945 finiva la seconda guerra mondiale, questo periodo può essere visto diversamente e farci riflettere su quanto è stato fatto e su quanto i processi storici abbiano tempi diversi e molto più lunghi rispetto alla nascita di una idea grandiosa come quella dei padri fondatori dell’Europa».

«Da diversi anni fino ad oggi e ancor di più in questa situazione surreale, le critiche alla UE sono molteplici e arrivano da più fronti e da più Paesi. Pochi mesi fa, dopo 47 anni, come conseguenza della Brexit, abbiamo visto l’Union Jack lasciare il Parlamento europeo creando un vuoto politico pesante, una particolare tristezza e una ulteriore necessità di riflettere sul futuro di questa Istituzione, sulla sua capacità di perseguire gli obiettivi iniziali. Crediamo che questo momento di crisi, storico e imprevedibile, possa essere una sfida, forse la decisiva, per rivedere equilibri, organizzazione, gestione e sviluppo della nostra Unione Europea con la speranza che il percorso iniziale possa riprendere con più velocità e determinazione, magari passando anche per la creazione di una identità europea che possa crescere tra le comunità sin dai primi anni di vita di ogni cittadino. Questo è il nostro piccolo ed umile contributo per stimolare un momento di riflessione».

Marco Pigliapoco

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News