Segui QdM Notizie

Attualità

Monte San Vito All’asta l’asilo Medi – Pierfederici

Massimo Marinangeli: «Per più di un secolo ha rappresentato un fiore all’occhiello del paese e per il paese è una grave perdita»

Monte San Vito, 17 novembre 2022 –«Con la pubblicazione all’asta giudiziaria, che si aprirà nel mese di dicembre di quest’anno, si conclude, almeno per ora, la storia centenaria dell’asilo infantile “Medi-Pierfederici”, detto anche asilo delle suore dell’ordine religioso di “Maria Bambina”».

«Il suddetto asilo – spiega Massimo Marinangeli, ex comandante della Polizia Locale – sorge nel centro storico di Monte San Vito grazie all’eredità di Pietro Medi nel 1892, e con donazioni successive da parte dell’allora parroco don Vito Pierfederici e della signora Ildegonda Medi».

«Lo stabile imponente con due graziosi balconi che si affacciano sulla via principale, si trova in via Gramsci, con il fine, a quel tempo, di accogliere e custodire gratuitamente i bambini poveri residenti a Monte San Vito».

«Successivamente la struttura su tre piani, ampia, provvista di aule e cortile interno con giochi, continuò, negli anni, ad ospitare bambini fino a sei anni dietro il pagamento di una retta stabilita dal Consiglio di Amministrazione presieduto dal parroco».


«Purtroppo, dopo la partenza delle suore, avvenuta diversi anni fa, l’asilo continuò, tra alti e bassi, a svolgere la sua attività per altri anni, chiudendo poi per i costi eccessivi e di manutenzione».


«Per più di un secolo quindi l’asilo ha rappresentato un fiore all’occhiello del paese e per il paese oggi è una grave perdita, anche per il fatto che verrà acquistato e chissà come, utilizzato e ristrutturato».


«Ci si chiede in paese: ci possono essere delle soluzioni per il suo utilizzo?, basterebbe una manifestazione di interesse, una firma preliminare per l’acquisto dell’asilo, per celebrare la restituzione di questa struttura multifunzionale ai monsanvitesi?»


«In molti se lo chiedono, ma per ora tutto tace, se non qualche mesto ricordo dei tanti monsanvitesi che passarono i loro primi anni nel loro asilo delle suore».


«Oggi, purtoppo, è come mandare un messaggio in bottiglia, aspettiamo che questa messaggio venga letto da chi dalle parole possa passare ai fatti».

©riproduzione riservata

News