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MONTE SAN VITO Approvato il rendiconto del 2019

Certificato il buono stato di salute dei conti con l’avanzo di amministrazione: il sindaco Thomas Cillo ha illustrato cifre e interventi

MONTE SAN VITO, 10 luglio 2020Nella seduta di Consiglio comunale del 29 giugno è stato approvato il rendiconto relativo all’annualità 2019 con i voti favorevoli del gruppo di maggioranza lista civica Monte San Vito Cambia e le astensioni dei gruppi di minoranza.

«Anche quest’anno – dice il sindaco Thomas Cillo (foto in primo piano) – viene certificato il buono stato di salute dell’Ente con un avanzo di amministrazione alla data del 31/12/2019 pari a 1.003.721,71 euro. Di questo avanzo però una parte dovrà essere accantonata per la parte vincolata e una rilevante parte per per il fondo crediti di dubbia esigibilità, obbligo che da alcuni anni è intervenuto sui bilanci degli Enti, che prevede un accantonamento sempre più progressivo fino appunto ad arrivare, come nel caso di quest’anno, al 100% rispetto al non riscosso della media del quinquennio precedente al bilancio di riferimento».

Rispetto allo scorso anno, siamo quindi obbligati ad accantonare ben 286.864,61 euro in più per via appunto del principio contabile di cui sopra. Questo, tolta la parte vincolata, produce un avanzo libero di 1.906,25 euro. Al netto di queste importanti considerazioni e premesse, l’occasione è anche utile per definire alcune affermazioni rese in questi mesi circa il fatto che l’amministrazione Cillo, da quando si è insediata, “avrebbe speso di più degli altri anni”».

«È nei prospetti del rendiconto approvato che vengono smentite dette dichiarazioni da cui invece emergono, inesorabili, i dati secondo cui non solo nella gran parte delle voci si è speso meno dell’anno 2018 ma addirittura che le previsioni fatte ad inizio 2019 con il bilancio approvato dalla precedente Amministrazioni erano sottostimate e ciò, in corso d’anno, ha necessitato di variazioni di bilancio per integrarne la spesa che comunque è risultata in linea con il rendiconto 2018».

Monte San Vito

«Altra occasione utile in questa sede – ha illustrato ancora il primo cittadino – è quella di certificare come le entrate degli oneri di urbanizzazione al 31/05/2019 (ovvero fino all’insediamento dell’attuale Amministrazione) siano state 192.049,61 € di cui solo 34.801,35 € utilizzate per coprire la spesa corrente, spesa corrente che a nostro avviso andava subito coperta con gli incassi degli oneri e poi, per la parte “eccedente”, utilizzata per effettuare manutenzioni od opere pubbliche. Manutenzioni ma soprattutto opere che però necessitavano in campagna elettorale ovvero nei primi 5 mesi dell’anno scorso, costringendo la nuova Amministrazione all’onere di coprire la restante parte della spesa corrente con gli oneri incassati dopo il mese di maggio e limitando sensibilmente la capacità di fare investimenti e manutenzioni con gli stessi».

«Una scelta molto pericolosa perché, qualora non fossero stati incassati quegli oneri, il rischio sarebbe stato il disavanzo. La nostra Amministrazione l’anno scorso – ha proseguito il Sindaco – non solo ha quindi agito in modo prudente evitando ulteriori spese non necessarie ma anche recentemente dove, ad esempio, ha deciso di non rinegoziare i mutui di Cassa Depositi e Prestiti e che avrebbe allungato la durata di tutti i mutui in essere fino al 2044 con un’ulteriore maggiorazione sugli interessi e vincolando appunto le Amministrazioni future (e quindi i cittadini)».

«Manovra fatta in passato e da noi contestata che invece ha costretto/costringerà a sostenere negli anni 744.000 € di interessi in più sul bilancio comunale. Infine, per ciò che riguarda le spese sugli incarichi, altro argomento di grande discussione, al netto della spesa riportata a rendiconto che risulta nettamente inferiore tra il 2018 (16.236,20€) e il 2019 (9.941,38€) finanziata con proventi di concessioni edilizie o con contributi, facciamo presente che tutti gli incarichi affidati da questa Amministrazione sono stati obbligatori e necessari per legge e finanziati oltre a quanto sopra, con il quadro economico dell’opera oppure con contributi statali e regionali assegnati».

(g.f.)

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