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Montecarotto A teatro una rassegna da “perdere la testa”

Dal 17 febbraio i quattro appuntamenti tra “amore e follia”, a chiudere il calendario lo spettacolo di “Malati di niente” della Rete del Sollievo

Montecarotto, 2 febbraio 2023 – E’ stata presentata stamattina, presso il teatro comunale di Montecarotto, “Perdere la testa”, la rassegna teatrale tra amore e follia, che ha in programma 4 appuntamenti, a partire dal 17 febbraio fino al 13 maggio.

Alla presentazione hanno partecipato Marta Giovannetti, assessore alla cultura del Comune di Montecarotto, Fabrizio Giuliani, presidente Teatro Giovani Teatro Pirata, Simone Guerro, direttore artistico Tgtp, Raimondo Arcolai, Amat (Associazione marchigiana attività teatrali), Marzia Pennisi, Cooss Marche – rassegna “Malati di niente”.

«Con grande emozione accogliamo questa rassegna, Amat ha con il Comune di Montecarotto un rapporto storico e con questi spettacoli procediamo nel segno della bellezza», ha detto Marta Giovannetti.

La rassegna è promossa infatti dal Comune di Montecarotto, con la direzione artistica e organizzativa del Teatro Giovani Teatro Pirata a cui il Comune ha appena affidato la gestione del Teatro Comunale, in collaborazione con Amat, e con la rassegna “Malati di Niente”, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Marche, e di Cms, Consorzio Marche spettacolo.

“Un Bes”, aprirà la rassegna

«Il titolo della rassegna ci è venuto in mente pensando alla cosa che fa esplodere del tutto la logica, che è l’amore, l’amore che ci fa perdere la testa», ha spiegato Simone Guerro che ha poi illustrato gli spettacoli che andranno in scena.

Ad aprire sarà “Un Bès”, il pluripremiato spettacolo di e con Mario Perrotta dedicato al pittore Antonio Ligabue, venerdì 17 febbraio alle ore 21.

Mario Perrotta, figura tra le più interessanti del panorama teatrale italiano contemporaneo, veste i panni di Antonio Ligabue per indagare l’uomo, la coscienza di colui che era considerato “lo scemo del paese ed era al contempo un grande e geniale artista, tra i più grandi maestri del colore. Perrotta traccia una riflessione sulla solitudine del pittore emiliano, sul suo stare oltre il confine, “voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori” – come afferma l’attore.

“Ciao amore ciao. Un’inchiesta su Luigi Tenco”

Giovedì 16 marzo ore 21Filippo Paolasini e Lucia Bianchi sono i protagonisti diCiao amore ciao. Un’inchiesta su Lugi Tenco”, per una produzione Asini Bardasci. Uno spettacolo che si muove tra musica, parole e ricerca storica attorno alla figura di Luigi Tenco, tra i grandi miti della storia della musica italiana.

Partendo dalla narrazione epica della spedizione degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro e del rapporto tra Giasone e Medeasabato 22 aprile, ore 21  il filosofo e performer teatrale Cesare Catà illumina le dinamiche di coppia attuali in Se Giasone fosse rimasto single”, lezione spettacolo in cui si mescolano i linguaggi della filosofia e della stand-up comedy, dando vita a un anomalo monologo.

“Se Giasone fosse rimasto single”

A chiudere la rassegna, sabato 13 maggio, ore 21, sarà “In faccia al mare”, la performance nell’ambito della rassegna Malati di niente, del laboratorio di Teatro Integrazione della Rete del Sollievo di Jesi Asp Ambito 9 e Teatro Giovani Teatro Pirata, in collaborazione con Dipartimento di salute mentale Ast Ancona, Cooss Marche. La regia è di Lucia Palozzi e Arianna Baldini.

«Abbiamo scelto la data del 13 maggio – ha spiegato Marzia Pennisi – proprio perché è la ricorrenza dell’entrata in vigore della legge Basaglia, che ha sancito la chiusura dei manicomi. Per noi è emozionante far parte di una rassegna così importante perché gli attori saranno proprio i nostri pazienti, malati psichiatrici, e alcuni operatori e volontari, sulla scena non esistono differenze, saranno solo attori, non più malati. Per noi è fondamentale combattere lo stigma sociale. Siamo felici di esserci».

Con “In faccia al mare”, un gruppo di persone sono riunite in una locanda di fronte al mare, ognuna ha la sua storia, il suo viaggio, i suoi desideri, ognuno di essi ha la sua stanza, dove è solo con se stesso, dove riflette e riposa. Ma vivendo insieme nella locanda si incontrano e l’incontro genera nuove prospettive, sfide, possibilità. Infine, di fronte a loro, il mare: l’assoluto, il meraviglioso, l’immenso, l’incomprensibile.

(t.f.)

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