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Cronaca

MONTECAROTTO Rose torna a casa sulle ali della solidarietà

Gravemente ammalata, aveva un desiderio: rivedere per l’ultima volta i suoi affetti e la sua Nigeria, il  sogno si è avverato grazie a una raccolta fondi tra i dipendenti della Rsa di Montecarotto

 

MONTECAROTTO, 11 gennaio 2020 – Quando la solidarietà va oltre ogni confine, succedono cose inaspettate che fanno bene al cuore.

Rose è una donna nigeriana cinquantenne alla quale tempo fa è stato diagnosticato un tumore allo stadio terminale.

A prendersi cura di lei il personale della Rsa di Montecarotto che da tempo la segue e condivide con lei questi momenti difficilissimi.

Lontana da casa

Dottori, caposala, personale infermieristico e socio sanitario che ogni giorno la accudiscono e stabiliscono un rapporto umano con lei che, gravemente malata, è lontana da casa e dai suoi affetti.

Forse una confidenza, uno sfogo, una lacrima in più, e subito si accorgono che qualcosa la tormenta: oltre il dolore fisico anche il dolore dell’anima.

La caposala decide quindi di fare qualcosa, cerca e trova un’interprete e con il suo aiuto capiscono che Rose vorrebbe tanto tornare a casa, rivedere la sua amata terra per un’ultima volta.

Gara di solidarietà

Rose però non ha la possibilità di pagare il viaggio, troppo oneroso per lei e non senza rischi per la sua salute. Il tempo stringe, purtroppo, e subito scatta una gara di solidarietà.

I dipendenti dell’Rsa di Montecarotto decidono di darle una mano, organizzano una colletta per regalarle il volo per la Nigeria, l’assicurazione per il viaggio e il trasporto da Montecarotto a Milano per l’imbarco.

La dottoressa che segue la donna va oltre il suo dovere di medico ne cura il fisico e l’anima, tutto il personale contribuisce alla realizzazione di questo sogno. Si aggiungono poi associazioni ed enti che a vario titolo apportano il loro contributo alla causa. Coos Marche, Centro per l’integrazione di Jesil’Asp 9, mobilitando addirittura personale volontario di Senigallia. Tutti uniti per avverare il desiderio di Rose.

Un gesto di grande umanità di cui neanche vogliono parlare, ma  una storia così non può rimanere nascosta.

Ora Rose è a casa in Nigeria, non è dato sapere per quanto ancora, ma sicuramente un pezzo di cuore lo ha lasciato a Montecarotto in quell’ospedale dove di tanto in tanto i sogni si avverano e gli angeli indossano una divisa.

Cristina Amici degli Elci

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