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Cronaca

Montemarciano Marina e Triggiano piangono Alberto e Stefania

Un amore nato sui social, spazzato via da una macchina impazzita: «Sarà durissima proseguire senza Stefania e senza Alberto e dovremo stare molto vicini ai nostri genitori»

Montemarciano, 17 giugno 2022 – Si erano cercati sui social, in mezzo a un mondo di solitudini.

E si erano trovati. Sembrava un’amicizia destinata a rimanere tale quella tra Alberto e Stefania, visto che erano lontani 500 chilometri e quasi 5 ore di macchina, quelle che intercorrono tra Marina di Montemarciano, dove abitava Alberto Catani, e Triggiano, in provincia di Bari, dove Stefania Viterbo viveva con i genitori.

E, invece, era sbocciato l’amore, un amore grande e vero, un sentimento pulito e appassionato, tanto che Stefania aveva deciso di raggiungere nelle Marche il suo Alberto.

«Erano una bella coppia – dice distrutto dal dolore Sandro Marinelli, il titolare del Bar Ida alla Rocca, dove da pochi giorni Stefania Viterbo lavorava come barista – e la loro era una splendida storia d’amore, fatta di rispetto reciproco e passione».

Era stato proprio Alberto Catani a proporre al titolare del Bar Ida, che era cliente del 42enne rappresentante di alimentari, la sua compagna Stefania per le mansioni di barista.

«L’unico problema – aveva sorriso Alberto – è che non sa fare il caffè!». Eppure Stefania, in pochi giorni, non solo aveva imparato a fare il miglior caffè del bar ma si era guadagnata la fiducia, la stima e l’affetto di tutti i suoi compagni di lavoro e dei titolari.

«Era bravissima – dice ancora Marinelli – era carina e solare, semplice ed educatissima. Ho avuto tante bariste ma lei era sicuramente speciale. Siamo attoniti e addolorati. Il mattino veniva da Marina in bicicletta, mezz’ora prima dell’apertura del locale: amava pedalare e poi fermarsi a osservare il mare, a fare le foto perdendosi nell’azzurro dell’Adriatico. E anche giovedì scorso aveva lavorato fino alle 20.15 per poi tornare a Marina, dal suo Alberto, in sella alla sua bicicletta».

E, pedalando serenamente dopo una giornata di lavoro, poche ore dopo, verso le 23.30, Stefania e Alberto hanno perso la vita, spazzati via da una macchina impazzita, che si è ribaltata ed è uscita di strada, vicino allo Chalet e al ristorante Nialtri.

Alberto Catani era molto conosciuto. Era stato un ottimo calciatore, un centrocampista dai piedi sopraffini e dalla visione di gioco eccellente, tanto che sembrava avesse un occhio anche dietro la testa, era generoso, in campo come nella vita.

Aveva giocato a Pesaro con la Vis e a Fano in serie C2, poi a Urbania in serie D e in altre squadre blasonate: Fabriano, Biagio Nazzaro, Castelfrettese, Gualdo Tadino.

Era anche un bravo allenatore, soprattutto di squadre giovanili. Quando era ragazzo, le squadre di serie D se lo contendevano perché era uno degli under migliori della regione.

Ma Alberto Catani era soprattutto un ragazzo splendido, come testimoniano tutti i suoi amici, un giovane uomo solare e leale, un entusiasta della vita, una persona stupenda, sempre positiva e aperta al dialogo.

Anche nel lavoro era capace e competente: si dava da fare, si impegnava, non lesinava sacrifici.

«Faceva il rappresentante di prodotti alimentari – dice Aureliano Modesti di Playazzurra a Falconara, uno dei suoi clienti – e svolgeva il suo lavoro con estrema professionalità e umanità: era sempre disponibile e attento».

A Triggiano e a Marina si piange per Alberto e Stefania.

«Lei era buona e serena – dice affranta la sorella minore , che è restata in Puglia con i due figli piccoli mentre i genitori hanno subito raggiunto le Marche – ed era molto affezionata ai suoi 5 nipoti. Con Alberto formavano una coppia indivisibile ed erano inseparabili. Si volevano molto bene e per noi lui era un fratello. Tra qualche giorno avremmo dovuto raggiungerli per trascorrere qualche giorno di vacanza insieme visto che da 4 mesi non ci vedevamo ma il destino è stato molto crudele. Sarà durissima proseguire senza Stefania e senza Alberto e dovremo stare molto vicini ai nostri genitori».

Nessuno si capacita della tragedia che è successa. Tutti non vogliono credere che Alberto e Stefania non ci siano più.

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