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Montemarciano Ripascimento a Marina, dei lavori neppure l’ombra

«Ma solo una linea di scogliere a 200 metri dalla costa, lunga da Senigallia a qui – ripetono i ristoratori che si sentono abbandonati – impedirà la distruzione della spiaggia, dei parcheggi, della strada»

marina di montemarciano

Montemarciano – Le date anticipate dal sindaco Maurizio Grilli e dall’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi differiscono di poco, ma dei lavori di ripascimento sul lungomare di Marina, nel tratto tra gli stabilimenti La Cala e Heidi particolarmente martoriato dalle mareggiate e dall’erosione, non c’è traccia.

«I lavori partiranno il 16 gennaio – aveva detto l’assessore regionale 3 giorni fa – e appena possibile mi recherò sul posto per fare un sopralluogo».

Il sindaco Maurizio Grilli aveva in pratica confermato l’inizio dei lavori anche se era rimasto più sul vago.

«Il prelievo di ghiaia nell’alveo dell’Esino – aveva anticipati anche Grilli pochi giorni fa – deve iniziare in questa settimana. Tra 8 giorni potranno iniziare gli interventi di ripascimento, almeno queste sono le informazioni che ci hanno fornito dal Provveditorato delle opere pubbliche e dall’impresa che deve eseguire i lavori».

Insomma, tutto lasciava ben sperare dopo mesi e mesi di ritardi dovuti a mille problemi e varie cause, non ultima la contrarietà del Wwf e dell’Oasi di Ripabianca di Jesi al prelievo della ghiaia del fiume Esino perché avrebbe potuto condizionare la vita di specie come l’airone cenerino e le anatre.

Purtroppo, però, l’alone di pessimismo che ormai alberga nei residenti del lungomare, negli operatori degli stabilimenti e dei ristoranti e nei cittadini, permane ed anzi, si rafforza.

«Col maltempo e col freddo e la pioggia – dicono i residenti – difficilmente i lavori potranno essere condotti a regola d’arte: non vorremmo che il ripascimento diventasse uno strumento inutile, un atto dovuto che però potrebbe rivelarsi un palliativo e non una soluzione definitiva. La ghiaia con il maltempo – è il timore di chi vive sul lungomare – non avrà tempo di compattarsi e alla prima mareggiata il litorale diverrà ancora un campo di battaglia».

Si mettono i capelli tra le mani i titolari dei ristoranti della zona.

«Solo una linea di scogliere a 200 metri dalla spiaggia, lunga da Senigallia a Marina di Montemarciano – ripetono i ristoratori che si sentono abbandonati – impedirà la distruzione della spiaggia, dei parcheggi, della strada. Il mare arriverà anche alle case. Rimpallarsi le responsabilità non serve, bisogna agire urgentemente».

Per chi conosce la zona e la furia delle mareggiate i soldi stanziati per il ripascimento sono risorse buttate al vento.

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