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Montemarciano Spiaggia svanita: Wwf e Legambiente contro i ripascimenti
Dopo le mareggiate sul lungomare di Marina ghiaia quasi del tutto dispersa in pochi giorni: gli ambientalisti chiedono lo stop al progetto e soluzioni alternative per contrastare l’erosione costiera

24 Aprile 2025
Montemarciano – Wwf e Legambiente chiedono lo stop ai ripascimenti e l’individuazione di soluzione alternative.
«Sono bastate solamente poche mareggiate per asportare buona parte della ghiaia utilizzata per il ripascimento della spiaggia di Montemarciano – afferma il Wwf -, contrariamente a quanto previsto dai modelli del progetto, fino ad arrivare alla quasi totale asportazione come nei pressi dello stabilimento Heidi di Marina, che il 12 aprile ha annunciato di rinunciare alla stagione balneare».
Il Wwf Marche sottolinea che fin dall’inizio aveva espresso una forte contrarietà al progetto riguardo l’inefficacia del ripascimento, l’impatto ambientale a carico dell’ecosistema fluviale, l’assenza del Progetto generale di gestione del fiume Esino e del Programma per la gestione dei sedimenti, come previsto dalla Legge Regionale n. 31 del 2012.
«Il Wwf aveva dato pienamente ragione agli operatori economici interessati dall’erosione della spiaggia, causata da fattori antropici, i quali avevano affermato che l’intervento di ripascimento senza protezione con scogliere era destinato a una durata limitata, prevedibile in qualche anno. Purtroppo, la realtà si è rilevata ancor più negativa delle previsioni, con l’asportazione di buona parte della ghiaia già nelle prime settimane dopo l’intervento, smentendo quanto dichiarato solamente una settimana prima, il 4 aprile, dal Provveditorato, soggetto esecutore del progetto, che nella zona sarebbe rimasta la spiaggia senza problemi e che l’intervento sarebbe durato 10-15 anni».
Anche il circolo falconarese “Martin Pescatore” di Legambiente aveva riscontrato alcune criticità chiedendo chiarimenti a Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale e Arpam riguardo la bontà del progetto e la qualità dei sedimenti trasportati sul lungomare.
«L’erosione di buona parte della spiaggia appena realizzata ha dimostrato l’inefficacia del progetto di ripascimento, confermando le criticità espresse dal Wwf Marche e da Legambiente che chiedono alla Regione Marche e al Provveditorato alle opere pubbliche di fermare la realizzazione del progetto, identificando soluzioni alternative, al fine di evitare uno sperpero di risorse pubbliche e ulteriore impatto ambientale a carico del fiume Esino».
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