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Morro d’Alba “Cantamaggio”, torna a risuonare l’antico rituale di questua
Nelle tre giornate del 16, 17 e 18, il programma di un evento che rappresenta una delle nostre più autentiche tradizioni marchigiane

15 Maggio 2025
Morro d’Alba – Ritorna la Festa del Cantamaggio, questo antico canto rituale di questua, che da secoli celebra l’avvento della primavera, della nuova stagione agricola e che affonda le sue radici nei riti pagani di fertilità, di augurio e di benessere per la comunità e i singoli.
Il Cantamaggio, organizzato e voluto fortemente dal Comune è curato del Centro Tradizioni Popolari e da La Macina, con il patrocinio della Provincia di Ancona, della Regione Marche, di Italea – Comune delle Radici, in collaborazione con la Pro Morro, Circolo Morrese, Danzintondo, Circolo Acli, si svilupperà, nelle tre giornate del 16, 17 e 18, per poi concludersi, nella notte del 31 maggio, con il rituale Rogo in piazza dell’Albero del Maggio.
L’edizione 43 del Cantamaggio entra anche nella celebrazione del Grand Tour dei Musei delle Marche, con iniziative che coinvolgono il Museo Utensilia e nelle celebrazione dei cento anni dalla nascita di Mario Giacomelli, il Maestro fotografo che nei primi anni del ’900 ha immortalato, in una serie di scatti, questa tradizione marchigiana.

l canto rituale di questua del Cantamaggio celebra l’avvento della primavera, della nuova stagione agricola che si apre e affonda le sue radici nei riti pagani di fertilità, di augurio e di benessere per la comunità ed i singoli. Veniva cantato da gruppi di maggianti la notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, casa per casa, nella classica formazione di tre elementi, organetto, triangolo, cembalo e voci maschili.
Unica eccezione nel Fabrianese dove gli strumenti fondamentali di accompagnamento sono i violini popolari e il violone (strumento ad arco delle dimensioni di un violoncello con funzione di basso), con l’aggiunta dell’organetto o della fisarmonica e dove il gruppo tra canterini e suonatori varia da un minimo di sei a un massimo di dieci elementi.

La pratica di portare l’augurio di maggio, con l’esecuzione di questo canto specifico, va inesorabilmente scomparendo, a causa delle trasformazioni profonde della società e in modo particolare della polverizzazione della civiltà contadina. Proprio per evitare o almeno frenare questo rapido declino, si sta chiamando a raccolta, ogni anno, gli autentici portatori della tradizione provenienti da tutte le Marche e dalle regioni limitrofe, per ritrasmettere a rendere viva una delle nostre più autentiche tradizioni.
Anche questa edizione del Cantamaggio morrese, presenta il solito, ricco cartellone di proposte.
Nella prima giornata di venerdì 16, alle ore 11, nel Piazzale Bersaglieri ci sarà l’ Addobbo dell’albero del Maggio da parte dei bambini della scuola dell’infanzia di Morro d’Alba, in collaborazione con gli ospiti della Casa di Riposo, che con una simpatica festa – gioco abbelliranno l’Albero del Maggio (simbolo di fecondità e di benessere per la comunità e i singoli) con multicolori fiocchi e nastri, ricavati da centinaia di coloratissime striscioline di stoffa.
Questo Addobbo dell’Albero del Maggio, nella sua semplicità ha però un grande valore simbolico: vuole legare il mondo infantile a questo rito primaverile del canto rituale di questua dei portatori autentici della tradizione. Un vero e proprio passaggio di testimone dalle mani dei bambini a quelle dei grandi.

Nella seconda giornata di sabato 17, alle ore 17.30 laboratori di danze popolari a cura di Danzintondo.
Alle ore 21.30, nell’Auditorium Santa Teleucania, in acustica, il tradizionale Concerto per il Maggio, con Eréndira Diaz & Silvia Spuri in Te Quiero, Mon Amour. Canzoni d’amore e di disamore dal Sudamerica alla Francia Ingresso libero sino a esaurimento dei posti.
Interessante commistione di generi. Da una parte Eréndira Diaz, nata e cresciutae in Messico, esprime la gioia di vivere, ma anche il dolore con tinte forti e decise, con ritmi latini tradizionali, dall’altra Silvia Spuri, proveniente da una cultura più classica ed europea, con atmosfere più intime e rarefatte, evocative e malinconiche. Eréndira Diaz, cantante e chitarrista messicana e Silvia Spuri, organetto e canto (francese di madrelingua), hanno montato questo interessante progetto musicale, tutto al femminile, che sicuramente farà divertire, appassionare, ma soprattutto pensare.
Nella giornata di domenica 19 il Cantamaggio vero e proprio, arrivato quest’anno alla 43ma edizione. Tutti i gruppi spontanei presenti riporteranno, secondo l’antico rituale, casa per casa, nel corso della mattinata, il canto rituale di questua del maggio, percorrendo tutte le contrade e il paese di Morro d’Alba.
Alle ore 12 in Piazza Barcaroli, Concerto di Mezzogiorno con il coro popolare “Canta che ti passa” di Fano (P-U) diretto da Giovanna Donini e Tomas Facchini in canti fra terra e mare
Ore 13 – Piazza Barcaroli
Pranzo comunitario di saluto e di ringraziamento offerto a tutti i gruppi e ai collaboratori del Cantamaggio e aperto (su prenotazione Pro Loco:337 656 150 / 339 658 27 92) ai cittadini di Morro d’Alba e a tutti coloro che vi vorranno partecipare.
Nel pomeriggio, dalle ore 16,00 alle 20,00, esibizione estemporanea dei gruppi tra la gente in piena libetà, nella maniera più spontanea e festosa (centro storico).
Durante il pranzo esibizione musicale spontanea irrefrenabile e gioiosa dei gruppi.
Alle ore 17 Corteo dell’albero del Maggio. L’albero (debitamente addobbato e infiorato, precedentemente dai bambini della locale scuola materna) viene portato a braccio dai giovani del paese e accompagnato da un corteo assordante, festoso e orgiastico di tutti i cantori e suonatori popolari.
Alle ore 17.30, L’albero del Maggiio (simbolo di fecondità e di benessere) viene piantato in Piazza Farsetti, dove rimarrà esposto per tutto il rimanente mese, sino a quando nell’ultima notte di maggio, mercoledì 31, verrà bruciato in Piazza Barcaroli, con l’ultimo tradizionale rito del Rogo in piazza dell’Albero del Maggio A seguire, intorno all’Albero del Maggio, esibizione straordinaria di balli tradizionali a cura di Danzintondo.
Alle ore 19 nell’ Auditorium Santa Teleucania, con ingresso libero, sino a esaurimento dei posti. concerto-chiusura del Cantamaggio con Gastone Pietrucci e La Macina che presentano: Dario Aspesani e Lara Giancarli in E maggio che ci fa tanti favori…
Il polistrumentista Dario Aspesani e la cantautrice Lara Giancarli, in questo concerto propongono un repertorio di canti e brani della tradizione orale italiana e di altri Paesi e culture, canti d’amore, di lavoro e d’emigrazione che trasporteranno il pubblico nel mondo arcaico e affascinante della musica popolare, con un linguaggio musicale personale e riconoscibile, capace di fondere elementi tradizionali con sonorità contemporanee.
Infine ssempre sabato 31 maggio dalle ore 22 alle ore 24,00 (da Piazza Tarsetti a Piazza Barcaroli) Rogo in piazza dell’albero del Maggio. Rito e festa popolare nell’ultima notte di maggio.
Il Programma del Cantamaggio presenta anche altre interessanti manifestazioni collaterali. La visita al Museo della Cultura mezzadrile Utensilia, che ha ora sede nelle grotte della Scarpa del Palazzo comunale (recentemente restaurate e riportate all’antico splendore), una raccolta ragionata e documentata della vita e dei mezzi produttivi dei mezzadri marchigiani, attraverso otto sale tematiche.
Nel Museo la mostra permanente: I Paesaggi, il Cantamaggio e La buona terra del grande Maestro marchigiano, Mario Giacomelli, uno dei massimi testimoni contemporanei dell’arte fotografica.
La foto (in primo piano) del manifesto ufficiale è opera del fotografo Claudio Colotti e ritrae il rito del Corteo dell’Albero del Maggio in uno scatto effettuato a Morro D’alba nel 2024.
Alla conferenza stampa di presentazione tenutasi martedì scorso, 13 maggio, alla Sala Consiluare – Pinacoteca, erano presenti Gastone Pietrucci, direttore artistico, il sindaco Enrico Ciarimboli, il vice Raniero Romagnoli, l’assessora alla cultura Alessandra Boldreghini, la referente per .l’archivio fotografico comunale, Simona Guerra, la consigliera Italea Marche, Valeria Monti, il presidente della Pro Morro, Graziano Tiranti.
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