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Morro d’Alba Dal verde al giallo, un borgo fra tradizione e mistero

Festa del “Cantamaggio” che rievoca l’antico canto rituale di questua e “Lacrima in giallo” serie di appuntamenti dedicati alla narrazione del mistero e del segreto

Morro d’Alba – La stagione degli eventi nel borgo del vino Lacrima sta per ripartire e, sotto l’egida di una Amministrazione appena confermata, ci troveremo di fronte la 41ma edizione del Cantamaggio e la terza edizione di Lacrima in giallo. Con soddisfazione pienamente condivisibile, il sindaco Enrico Ciarimboli ha presentato alla stampa le manifestazioni e gli eventi dei prossimi intensi giorni.

Il Cantamaggio

Si comincia con la Festa del Cantamaggio, che rievoca l’antico canto rituale di questua, che da secoli celebra l’avvento della primavera, della nuova stagione agricola e che affonda le sue radici nei riti pagani di fertilità, di augurio e di benessere per la comunità ed i singoli.

La quarantunesima edizione della manifestazione, organizzata e voluta fortemente dal Comune di Morro d’Alba, è curata del Centro Tradizioni Popolari e da La Macina, con il patrocinio della Provincia di Ancona, della Regione Marche, la collaborazione della Pro Loco, Circolo Morrese, DanzintondoCircolo Acli, si svilupperà, nelle tre giornate del 19-20-21 per poi concludersi, nella notte del 31 maggio, con il rituale Rogo in piazza dell’Albero del Maggio

Gastone Pietrucci, storico direttore artistico della festa, ha illustrato in conferenza stampa il programma che segue una manifestazione ben collaudata. Dall’addobbo dell’albero a opera dei bambini della scuola dell’infanzia il venerdì, ai canti rituali di questua che dal mattino di domenica riecheggiano per le contrade, per concludersi con il ballo del saltarello, in piazza, per la piantumazione dell’albero. 

«La pratica degli auguri di salute per la nuova stagione e per un buon raccolto, va inesorabilmente scomparendo, a causa delle trasformazioni profonde della società e in modo particolare della polverizzazione della civiltà contadina. Ogni anno gli autentici portatori della tradizione, provenienti da tutte le Marche e dalle regioni limitrofe, ci trasmettono e rendono viva una delle nostre più autentiche tradizioni».      

 

In questa tre giorni, si esibiranno, oggi sabato 20 alle ore 21.30, Frida Neri e Anissa Gouizi in Canti della Terra e dell’anima. 

Per il concerto del mezzogiorno domani, domenica 21, i Diatronia Trio, con la partecipazione di Tiralacinghia Trio.

Dopo il tradizionale pranzo comunitario a cura dell’Associazione Pro Morro (prenotazioni al 339 658 27 92 / 337 65 61 50) e l’esibizione dei gruppi in piazza, in piena libertà fra la gente, l’albero verrà piantato in Piazza Tarsetti dove rimarrà sino alla fine del mese. Alle 19 di domenica, il concerto di chiusura del Cantamaggio, con l’esibizione di Tiralacinghia Trio.

Lacrima in giallo

Con la direzione artistica dello scrittore Alessandro Morbidelli, Morro d’Alba torna a indossare uno dei suoi colori preferiti, ovvero il giallo, risplendente nella terza edizione del Lacrima in Giallo Festival

«Se una cittadina legge, canta, è attenta all’economia circolare e alle tradizioni, è grazie alle istituzioni che hanno sempre avuto la forza e l’intelligenza di mettere in moto questo meccanismo», ha esordito Morbidelli.

Dall’1 al 4 giugno una serie di eventi dedicati alla narrazione del mistero e del segreto. Il Torrione Teodorico ospiterà le scrittrici Nuela Celli con il suo “Il giallo della sonnambula sui tetti” Silvia Bottani con “Un altro finale per la nostra storia”, oltre allo scrittore Piernicola Silvis, che nel suo “L’errore” parla del territorio e anche di Morro d’Alba.

Il fotografo Ruggero Ruggieri porterà i visitatori nelle pieghe della notte con la sua mostra “La notte mi viene a cercare”, allestita presso le sale espositive dell’auditorium di Santa Teleucania. Sempre negli stessi locali, la crew di Read & Play, gruppo affiatato che nel tempo si è specializzato in reading ad alto contenuto culturale, presenterà in anteprima una serata dedicata a Stephen King e alla musica nei suoi romanzi con “Musica da paura: le canzoni nell’opera di Stephen King”.

Protagonisti saranno inoltre il museo e la biblioteca, con le tante iniziative per i più piccoli, e la banda cittadina, che come ogni anno chiuderà l’edizione del festival con un concerto noir. Note che saranno ancora più profondamente rosse con l’evento di sabato 3 giugno, che vedrà esibirsi i Goblin dell’acclamato maestro Claudio Simonetti, autore delle colonne sonore, tra le altre, dei film di Dario Argento.

La proiezione in piazza del film cult “Profondo rosso” del maestro del brivido, aprirà la manifestazione nella serata di giovedì 1 giugno.

«Il giallo e il noir sono quei generi che forse meglio di ogni altro oggi riescono a raccontare un territorio, perché ne scandagliano i vicoli più oscuri. Ecco, quindi, che un festival ad ampio respiro come questo, attento alle declinazioni artistiche dell’intero territorio italiano e non solo del giardino di casa, riesce a cucirsi addosso un doppio valore: quello dell’occhio che osserva le tendenze e quello del momento di condivisione culturale in un periodo in cui c’è davvero bisogno di stare insieme e di godere della cultura», ha proseguito il direttore artistico.

Il festival sarà anche l’occasione per premiare i giovani scrittori del concorso letterario “Racconti della nostra terrà”, dell’Ic Gioacchino Rossini, ma anche i concorrenti della competizione regionale Storie da Musei Archivi e Biblioteche, sia per la sezione racconti che per le foto e video.

Partner del Comune di Morro d’Alba, sempre attento alle tematiche culturali e aggregative e fresco di successo elettorale, anche le cantine vinicole Vicari, Fratelli Badiali, Bolognini, Ronconi e Romagnoli, che allieteranno gli eventi con degustazioni, le librerie IoBook di Senigallia e Libreria Incontri di Jesi che allestiranno bookshop durante gli eventi letterari e le associazioni Circolo Acli, Circolo Morrese e associazione “Insieme si può fare”.

«Morro d’Alba, città che legge, è un modello di come i piccoli borghi possono rappresentare il punto di congiuntura fra tradizione e innovazione. Dove la memoria viene custodita e divulgata. È attraverso la cultura, detonatore del rinnovamento sociale e urbano, che possiamo far crescere i territori e coltivare lo sviluppo del capitale umano. Non si deve temere di investire sulla cultura e le giovani menti dei cittadini in formazione. Occorre osare per promuovere il sogno, realizzabile, di un futuro meravigliosamente inaspettato», le parole dell’assessora alla cultura uscente Alessandra Boldreghini.

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