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MAIOLATI S. Omaggio a Spontini, la vita del Maestro raccontata da Luca Violini

Un’occasione per riaprire il teatro con Alessandro Benigni, Renata Campanella e Daniela Pino

MAIOLATI SPONTINI, 28 luglio 2020 – A Luca Violini mancava, all’appuntamento coi suoi copioni in cui racconta storie di vite, da Odisseo a Puccini, da Tenco a Hemingway, un certo signor Gaspare Spontini.

E allora ecco che, neanche a farlo apposta, gli viene data da raccontare, al teatro Spontini di Maiolati (Spontini, ovviamente…), la vita di questo grande musicista marchigiano, amante della musica, delle iperboli e degli ultimi.

Come avrete capito, un compitino manco tanto facile. E tutto questo, poi, perché il Comune di Maiolati, la Fondazione Spontini e la Fondazione Pergolesi Spontini (da adesso in poi troveremo il sistema di non rinominare più… Spontini; diremo il Maestro) hanno messo insieme un modo accattivante di celebrare i 250 anni dalla nascita del Maestro, che accadrà nel 2024, con cinque anni di “celebrazioni”.

La storia della vita del Maestro, raccontata, come un diario dalla voce ondivaga e camaleontica di Violini, che l’affronta con la forza della gioventù, all’inizio, poi con le incertezze della crescita e la soddisfazione per gli onori ottenuti in tutta Europa per la sua forza musicale, non poteva che essere arricchita dalla presenza di tre eccellenti musicisti che hanno duettato con Violini, proponendo i periodi dell’avventura spontiniana, cioè quella italiana, quella francese, quella tedesca per ritornare poi a Maiolati, a finire la sua vita dove voleva.

Nel suo Paese natale, in cui e da cui partirono tantissime opere benefiche che qui ancora sono presenti.

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L’“Omaggio a Spontini” è stato un evento che non soltanto ha permesso di riaprire il teatro del centro dell’entroterra marchigiano ma soprattutto di raggiungere l’obiettivo che, in un periodo così torbido della nostra vita e della cultura in particolare, desse quei segni di vitalità che il mondo teatrale merita.

Con Alessandro Benigni al pianoforte, un artista che non può non amare Spontini, perché le sue dita lo inseguono sul pentagramma senza mai sorpassarlo, per darcelo così al massimo della sua capacità compositiva.

Ha accompagnato il soprano Renata Campanella e il mezzosoprano Daniela Pino, a proprio agio nei passaggi più ardui e difficili dei brani presentati. Che spaziavano da “I puntigli delle donne” e, via via, arie da “L’eroismo ridicolo”, “La vestale”, “Fernand Cortez”, “Agnese di Hohenstaufen”.

L’atmosfera era troppo partecipata, l’evento è stato seguito in assoluto silenzio e poi lo scoppio di un applauso fragoroso alla fine. Un recital concerto voluto fortemente (e quando c’è la tigna) dal Comune di Maiolati, col sindaco Tiziano Consoli e l’assessore Tiziana Tobaldi, dalla Fondazione Pergolesi Spontini, con il vicesindaco di Jesi, Luca Butini e l’amministratrice delegata della Fondazione omonima, Lucia Chiatti, e da Beatrice Testadiferro, vicepresidente della Fondazione Gaspare Spontini.

Alla fine tutti sul palcoscenico, perché tutti, nessuno escluso, lo meritavano. Emozione e anche commozione, la potenza ma soprattutto il potere della musica.

Bentornato Gaspare!

Giovanni Filosa

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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