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Falconara

Orte-Falconara Potenziamento ferroviario, 3 anni per il bypass

Il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, ha fatto il punto con Rfi per capire lo stato di attuazione dei progetti e dei lavori che interessano il tratto su tutto il nostro territorio provinciale

FalconaraAvanzano a singhiozzo, tra alti e bassi, i lavori di potenziamento della linea ferroviaria Orte-Falconara.

È questo il quadro emerso nell’incontro presso la sede Rfi di Roma che il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali (foto in primo piano), ha avuto con l’ing. Vincenzo Macello, Commissario straordinario di governo per il raddoppio della Orte-Falconara e vice direttore generale Operations Rfi.

Rfi sta andando avanti su quelle che sono le fasi di esecuzione e la progettazione dei lavori nei diversi lotti che interessano la tratta umbro-marchigiana.




«L’incontro, necessario per capire lo stato di attuazione dei progetti e dei lavori che interessano il tratto ferroviario che attraversa tutto il nostro territorio provinciale, e che collega Ancona a Roma – ha spiegato Daniele Carnevali – è stato molto proficuo e cordiale, e di questo ringrazio il commissario ing. Macello, gli ingegneri Menta e De Gregorio, e il dottor Pignatone, come ringrazio tutta Rfi per il lavoro che sta portando avanti nel cercare di migliorare i collegamenti infrastrutturali nel nostro territorio».

L’ing. Macello ha affermato che ci vorranno 3 anni per la realizzazione del bypass di Falconara, i cui lavori hanno subito ritardi che finalmente sembrano in via di risoluzione. Per il tratto Serra San Quirico-Genga, Macello ha confermato che i lavori inizieranno entro la fine dell’anno e la stessa cosa vale per la PM228-Albacina.

Lavori in corso nell’Albacina-Civitanova interessata da interventi per l’elettrificazione. Per quanto riguarda l’ormai noto tratto Castelplanio-Serra San Quirico, definanziato lo scorso anno dal governo, Rfi sta comunque completando la progettazione.

«Abbiamo ancora un anno di tempo per lavorare insieme – ha detto Carnevali – affinché i fondi vengano riammessi nella Finanziaria 2025 per poter essere poi impiegati dal 2026 e dare inizio ai lavori».

Per quello che riguarda il versante umbro è prevista per il prossimo anno l’entrata in esercizio del raddoppio della linea tra Campello e Spoleto, mentre è già stato presentato il progetto della Spoleto-Terni.

Da progettare i tratti Genga-Fabriano e Fabriano-Foligno. Sono già stati investiti circa 350 milioni per la velocizzazione della linea e la regolarità della circolazione grazie anche all’adozione del sistema Ertms, il più avanzato in Europa.

«Questo miglioramento digitale – ha aggiunto Macello – forse meno visibile di tanti altri interventi, da solo ci farà guadagnare in termini di tempo, oltre 15 minuti di percorrenza in sicurezza».

Durante l’incontro romano è stato approfondito anche il tema riguardante l’alta velocità e il trasporto merci, nel quadro del corridoio Adriatico-Baltico.

«Il progetto di fattibilità di raddoppio e arretramento della linea Adriatica sarà pronto a breve e in seguito, sulla scorta dello stesso, – ha aggiunto il presidente della Provincia di Ancona – sono convinto si debba aprire un confronto e una condivisione con tutti i territori coinvolti, dall’Emilia Romagna alla Puglia, per arrivare alla definizione di un progetto che mira allo sviluppo economico dei nostri territori».

(foto in primo piano: il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali)

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