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il parere dell’esperto

OSTEOPATIA LA SPALLA

Un nostro spazio quotidiano affidato ad esperti di settore. La rubrica “Il parere dell’esperto” si interesserà di Fiscalità, Medicina, Psicologia, Giurisprudenza, Osteopatia e Nutrizione.

 

 

Matteo Facchin, diplomato Massaggiatore e Massofisioterapista, Osteopata e specializzato in biodinamica e nell’approccio somato-emozionale

 

 

 

 

LA SPALLA

L’articolazione della spalla è, a mio avviso, fra le più interessanti dell’organismo. Strutturalmente è una vera e propria opera d’ingegneria meccanica. Riesce infatti a coniugare un’estrema mobilità ad una estrema forza e stabilità.
Se ci fermiamo a riflettere un attimo ci possiamo rendere conto di che enorme privilegio sia per noi esseri umani avere un’articolazione simile (dovremmo essere grati per ogni singolo componente del nostro corpo).
La spalla, chiaramente insieme alle articolazioni del gomito e del polso, ci consente di portare la mano ad afferrare oggetti posti a 360° intorno noi. E chiaramente di farlo in modo tridimensionale. Cioè la spalla consente a tutto il braccio di compiere un movimento “sferico”, non solo su un angolo di 360° su un piano cartesiano, come può essere semplicemente il tavolo della cucina. E per fare questo, chiaramente occorre che l’articolazione abbia una grande mobilià.
Allo stesso tempo la spalla deve avere una grande stabilità. Infatti con le braccia arriviamo a sollevare grandi pesi e, grazie alle spalle, riusciamo a portarli anche sopra la testa. Chiaramente questo richiede forza e stabilità della spalla. Inoltre pensiamo anche a quello che il braccio compie quando quando lanciamo un oggetto a tutta forza. La spalla ci permette di farlo in tantissime direzioni, muovendo la mano ad altissima velocità senza che il braccio si stacchi dal corpo seguendo l’oggetto. Sembra una battuta ma anche questo meccanicamente rappresenta una bella sfida.
Tutto ciò è possibile perché la spalla si compone di tre ossa che si articolano fra di loro: omero, scapola e clavicola.
Un aspetto interessante della spalla è che si tratta di un’articolazione “appesa” al torace. Vedremo più avanti quanto questo particolare è importante.
Come ho già detto negli articoli precedenti il mio desiderio, attraverso questo articolo, non è quello di farvi conoscere l’articolazione della spalla nei minimi dettagli, ma di aiutarvi a comprendere meglio i differenti dolori che possono colpire la spalla. E conseguentemente aiutarvi nel dare un significato al dolore della vostra spalla.
Infatti, indipendentemente dalle strutture che creano dolore alla spalla, quello che penso sia più utile è capire le eventuali origini del dolore alla spalla, per poter essere più efficaci nella cura della stessa.
Ogni volta che facciamo un’indagine alla spalla, che si tratti di radiografia, ecografia, risonanza, TAC, eccetera, quello che vediamo è la struttura che sta generando dolore. Quindi l’esame di per sé risulta utile per capire che danno presenta la struttura interessata ma non ci aiuta a comprenderne la causa.
Vediamo insieme invece come possiamo aiutare la spalla a guarire.
Il dolore è sempre nostro amico. Innanzitutto ci permette di capire quanto possiamo utilizzare la spalla. Inoltre, ci permette di capire come possiamo usarla, mostrandoci quali movimenti le fanno bene e quali invece peggiorano il quadro d’infiammazione.
Quindi, quello che dibbiamo cercare di fare è capire in realtà che cosa ci sta dicendo il dolore alla spalla. Qual’è il vero messaggio nascosto. Scopriamolo insieme.
Il dolore alla spalla, così come pure tutti gli altri dolori, può avere tre grandi famiglie di origine:
– meccanica
– viscerale
– somato-emozionale
Ci sono diversi aspetti che ci aiutano a distinguere le diverse cause di origine del dolore.

ORIGINE MECCANICA

Come dice la parola stessa, quando si parla di causa di origine meccanica ci si riferisce a tutti quegli eventi fisici che posso creare un’ influenza di tipo meccanico sulla spalla. Ciò sono tutte quelle influenze interne ed esterne che creano, o hanno creato delle vere e proprie tensioni o trazioni fisiche.
Questa è l’origine più facilmente riconoscibile perché generalmente riusciamo a ricordare precisamente l’evento che ha scatenato il dolore alla spalla.
Per evento meccanico esterno possiamo riferci a traumi diretti come:
– cadute
– incidenti stradali
– contrasti di gioco
– movimenti sbagliati
– movimenti ripetitivi professionali
– eccetera

Per evento meccanico interno ci si riferisce a:
– esiti di intervento come le cicatrici
– perturbazioni posturali
– eccetera

COME SI RICONOSCE

Come abbiamo visto precedentemente, essendo il dolore meccanico spesso legato ad un evento ben preciso, solitamente è semplice riconoscerne la causa. Cioè generalmente ricordiamo che dopo una caduta rovinosa, un incidente, stradale, un movimento eseguito scorrettamente, eccetera, la spalla ha iniziato a dolere.
Generalmente ciò che distingue il dolore di origine meccanica dagli altri tipi di dolore è che fa male prevalentemente nell’uso quotidiano. Solitamente si presenta progressivamente nella giornata in relazione all’utilizzo della spalla. Quindi ci si alza dal letto riposati e senza dolore. Nel corso della giornata il dolore aumenta e solo il riposo crea giovamento alla spalla. Inoltre il dolore è legato a movimenti ben precisi del braccio. Ed è molto semplice trovare l’esatta posizione nella quale si scatena il dolore.
Essendo quindi direttamente collegato al movimento è semplice comprendere che l’origine del dolore è meccanica.

CHE COSA CI VUOLE DIRE

Nel caso di origine meccanica, il dolore, ci sta dicendo che dobbiamo prestare attenzione a come lo stiamo usando. Dobbiamo probabilmente avere più cura di noi stessi e nell’utilizzo del braccio. Quindi, innanzitutto, dobbiamo capire quali movimenti ci sono consentiti e quali meno. Poi dovremo magari prenderdi più cura della nostra spalla facendo qualche esercizio di rinforzo, esercizio di allungamento, esercizio di mobilizzazione.
Insomma, la spalla ci sta richiedendo qualche attenzione in più.

ORIGINE ORGANO-VISCERALE

Per origine viscerale del dolore alla spalla si intende che l’articolazione soffre non per una problematica strettamente connessa alla sua funzionalità, ma che un problema relativo al sistema organo-viscerale crea un dolore riflesso alla spalla.
Senza che vi stia a stressare con tutte le ragioni anatomiche e fisiologiche che spiegano la relazione fra gli organi e i visceri con le spalle, semplicemente occorre sapere che le spalle presentano molte connessioni con il sistema organo-viscerale.
Ad esempio la spalla destra è in stretta relazione con l’emitorace destro. Come accennato precedentemente, le spalle sono articolazioni che sospendono letteralmente l’arto superiore al torace. Ecco che, praticamente, qualsiasi tensione o dinamica del torace può andare ad influenzare l’articolazione della spalla.
Quindi gli organi e i visceri presenti nel torace possono creare problematiche alle spalle. Nello specifico, per quanto riguarda l’emitorace sinistro, le strutture organo viscerali presenti ed in relazione con la spalla sinistra sono: polmone sinistro, albero bronchiale sinistro, cuore, stomaco (precisamente cardias e fondo gastrico), esofago.
Nell’emitorace destro le strutture in relazione con la spalla sono: il polmone destro, l’albero bronchiale destro, il fegato.
Il legame degli organi e dei visceri con le spalle è sia di origine meccanica (ovvero c’è un vero e proprio legame fisico legamentoso o fasciale) che neurologica (gli stessi nervi che raggiungono gli organi e i visceri innervano anche le spalle.

COME SI RICONOSCE

Il dolore alla spalla di origine organo-viscerale è molto frequente e si può ben donfondere con quello di origine meccanica. Infatti il dolore può insorgere in relazione anche ad un movimento. Ma chiaramente, in questo caso, il movimento è stato solamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso, non la vera causa del dolore alla spalla.
Quello che realmente può aiutarci a distinguere le due origini del dolore è il suo comportamento nel corso della giornata. Mentre nel caso del dolore di origine meccanica il dolore si presenta con il movimento e diminuisce fino a scomparire con il riposo, nel caso di origine organo-viscerale il dolore non diminuisce nemmeno con il riposo. Cioè il dolore mantiene un livello pressochè costante durante le 24h.
In alcuni casi il dolore si presenta durante la notte e poi migliora durante il giorno. È il classico caso in cui si dice che l’articolazione “scaldandosi” migliora.
Oppure il dolore alla spalla si presenta solo di notte. È questo il caso in cui siamo soliti dire che abbiamo dormito in una brutta posizione.

CHE COSA CI VUOLE DIRE

Il dolore alla spalla di origine viscerale viene utilizzato dal nostro corpo per richiamare la nostra attenzione su un problema a livello di un organo o di un viscere. Questa è una strategia molto efficace da parte del nostro corpo. Infatti, se non ci fosse questa relazione, noi tenderemmo, come spesso facciamo a sottovalutare il problema viscerale. Chiaramente se il problema organo-viscerale è importante o la struttura è molto infiammata il dolore a livello dell’organo o del viscere in questione sarebbe molto preciso e forte e non potremmo ignorarlo. Ma generalmente le problematiche organo-viscerali che influenzano le spalle sono quelle più croniche. Ed è proprio su queste che l’organismo mette in atto la strategia efficace. Infatti in questi casi, quando sentiamo il dolore viscerale tendiamo a minimizzarlo, sapendo che poi, nel giro di breve tempo l’organo o il viscere tenderà a “zittirsi”.
Ma, l’organismo, creando un dolore riflesso alla spalla, costringe la persona a prendersi cura del problema, cercando di scoprire l’origine del tutto.

ORIGINE SOMATO-EMOZIONALE

In questo caso ciò che crea il dolore alla spalla non risiede del corpo del paziente, ma è legato ad una dinamica stressante, una dinamica emozionale.
La mente, quindi, cerca di suggerire alla persona, attraverso la spalla, che c’è una situazione dannosa da risolvere.

COME SI RICONOSCE

Generalmente queste sono le dinamiche più complesse, all’inizio, da riconoscere.
Innanzitutto ciò che le differenzia dalle precedenti è che il dolore di origine somato-emozionale ha un andamento “pazzerello”. Cioè si comporta un pò come gli pare e piace. La persona generalmente fa fatica a capire che cosa scatena realmente il dolore alla spalla. Infatti, a volte fa male di notte, a volte di giorno. Talvolta con il movimento ripetuto, altre con un movimento specifico.
Un altro aspetto che può aiutare a riconoscere questa dinamica è che il dolore insorge quasi improvvisamente e arriva a bloccare la spalla. Ma facendo un’indagine è difficile riscontrare una lesione o un problema fisico che permette di stabilirne l’origine. Cioè l’articolazione sembra essersi bloccata quasi magicamente, senza ragioni apparenti.

CHE COSA CI VUOLE DIRE

In questo caso la mente o il sistema emozionale ci avverte che il problema da risolvere non è nel corpo, ma il corpo ci evidenzia che qualcosa non va. E questo qualcosa è presente nella nostra vita, nella nostra quotidianità. Il dolore alla spalla non è casuale e anche la scelta da parte del corpo, di creare dolore proprio a quella spalla non è casuale.
La spalla è l’articolazione che permette al braccio di muoversi.
Allora c’è da chiedersi, cosa mi impedisce di fare la spalla?
Se la risposta è:
– mi impedisce di lavorare bene, allora il problema potrebbe essere sul luogo di lavoro
– mi impedisce di fare sport, allora probabilmente il problema è legato ad un conflitto sportivo personale o relativo ai compagni di squadra
– mi impedisce di afferrare gli oggetti, allora probabilmente c’è una situazione che sta sfuggendo e che non si riesce ad “afferrare”.
Chiaramente, nel caso di un dolore alla spalla di origine somato-emozionale, la cura non può essere legata semplicemente alla porzione anatomica muscolare o viscerale, ma preve una rimozione della dinamica emozionale.

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