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PENSIONATI Cna: «Rischio povertà, servono interventi per gli ultra 65enni»

È allarme di fronte al caro bollette, in particolare quelle del gas e dell’energia elettrica, a lanciarlo è il presidente Lamberto Giovagnoli

ANCONA, 26 gennaio 2022 – Preoccupa particolarmente la situazione degli over 75: secondo il rapporto Istat, circa 1,3 milioni di over 75 (il 18,8% del totale) non riceve un aiuto adeguato rispetto alle esigenze e ai bisogni della vita quotidiana. Di questi circa 1 milione vive solo oppure con altri familiari tutti over 65 senza supporto o con un livello di aiuto insufficiente.

A questo riguardo si riportano le parole del presidente nazionale Cna Pensionati, Lamberto Giovagnoli (foto in primo piano).

«Dobbiamo dare atto di una grande discontinuità, impensabile prima della pandemia. Negli ultimi trent’anni, in Italia ogni crisi economica è stata affrontata con drastiche riforme del sistema pensionistico. Sacrifici che non venivano mai bilanciati da incrementi dignitosi per i redditi da pensione medio-bassi. Nei prossimi anni ci troveremo ad affrontare la grande scommessa di un nuovo welfare, capace di ridisegnare il ruolo dello Stato quale garante di un benessere diffuso e generalizzato. È anche su questo obiettivo ambizioso che concentreremo gran parte delle nostre forze. Sarà un’importante prova per caratterizzare il nostro profilo di forza sociale».

A tutto ciò si aggiunga che quest’anno il costo dell’energia assorbirà più di una mensilità dell’assegno pensionistico medio. Il rischio è che gli anziani siano costretti a tagliare spese di prima necessità, come le cure mediche, o a non riscaldarsi e a non usare gli elettrodomestici.

Secondo Cna Pensionati i correttivi del Governo per alleggerire le bollette si dimostreranno insufficienti: servono misure ad hoc per dare una mano agli ultra 65enni in difficoltà. Prima di tutto, quindi, è necessaria la riforma rapida e drastica della struttura della bolletta, per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema (oggi incidono fino al 50% tra le diverse categorie di utenti) e una spesa legata all’effettivo consumo.

Con questi drastici aumenti si rischia inoltre di azzerare la protezione dal caro energia per gli utenti più vulnerabili che potranno usufruire del beneficio del bonus sociale per lo sconto delle bollette di luce e gas. Bonus gestito direttamente dall’Arera – l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente – e che proprio a partire da quest’anno verrà riconosciuto in maniera automatica agli aventi diritto, tra cui i pensionati con redditi medio-bassi.

Riguardo a questo punto, i bonus sociali (bonus energia elettrica, bonus gas e bonus idrico) vengono riconosciuti automaticamente alle famiglie che ne hanno diritto e verranno rimodulati per i primi 3 mesi del 2022 per arginare i rincari in bolletta: sarebbe più che opportuno che queste misure di sostegno diventino strutturali e permanenti.

«Occorre intervenire subito con interventi straordinari a tutela della nostra categoria – conclude Giovagnoli – altrimenti ancora una volta gli anziani più fragili diventeranno bersaglio di una delle tante situazioni difficili che sta vivendo il Paese».

Per ottenere il bonus sociale (gas, energia elettrica, acqua) è obbligatorio presentare la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) per ottenere l’Isee e che gli uffici territoriali della Cna di Ancona sono a disposizione per qualsiasi informazione in merito.

I requisiti per usufruire del beneficio sono rimasti immutati: indicatore Isee non superiore a 8.265 euro; famiglia con almeno 4 figli a carico e indicatore Isee non superiore ai 20mila euro; titolare di reddito o pensione di cittadinanza.

In aggiunta uno dei componenti del nucleo familiare Isee deve risultare titolare di una fornitura elettrica/gas/idrica per usi domestici attiva (o sospesa per morosità) o usufruire di una fornitura centralizzata gas/idrica attiva e per usi domestici.

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