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Perché il gioco piace tanto e verso quale futuro sta andando?

Perché il gioco piace tanto e verso quale futuro sta andando?

Il mondo dell’intrattenimento oramai è solo online. Con la rivoluzione tecnologica questo trend si era già imposto da tempo, con il Covid-19 invece si è reso necessario migrare sui canali a distanza.

Anche per divertirsi. Prima i video, poi i social, poi i vari Netflix e Prime Video. Tutto è cambiato ed in meglio, su certi punti di vista.

L’intrattenimento è spesso fotografia della realtà di un Paese e in Italia la fotografia è chiara. Un’intera generazione di nuovi utenti – i cosiddetti Millennials – sfrutteranno sempre di più il canale digitale.

E quelli nati dopo di loro, dagli anni ’10 del 2000, imparano prima a navigare in rete che leggere.

Il gioco come valore educativo

Ci sono varie ragioni per le quali il gioco ha assunto una centralità maggiormente crescente, che va al di là del fattore puramente ludico e di intrattenimento.

Il gioco via web, ad oggi, riveste anche una funzione educativa. Perché i classici strumenti educativi si sono trasformati in gioco: si pensi all’applicativo Kahoot, utilissimo a scuola per verifiche interattive.

O ai tanti altri applicativi utilizzati sempre più frequentemente, complici di aver pulito anche il gioco dalla stereotipia nella quale era stato relegato negli ultimi trent’anni.

Il gioco come intrattenimento

Ovviamente, anche in altri ambiti, il gioco mantiene sempre la sua funzione primaria. Intrattenere è il verbo, divertire lo scopo.

Per questo a fianco di nuovi titoli e tendenze che si impongono, restano dei capisaldi per la cultura dei giocatori.

Ad esempio le console, che non smettono di raccogliere consensi anche in periodi di estrema crisi economica come quelli attuali, tra rincari e inflazione.

Nonostante ciò, ad una PlayStation o Xbox non si dice mai di no, al di là dell’età che un individuo possa avere.

Le console hanno reso celebri titoli che ancora oggi caratterizzano le giornate dei giocatori: Fifa è popolare come agli inizi degli anni 2000, titoli come Tomb Raider si sono proiettati nel nuovo Millennio dopo aver registrato un successo da record sul finire degli anni ’90.

Altre categorie di gioco – si pensi alla slot gratis Book of Ra– titolo generazionale e che ancora oggi accoglie i giocatori alle loro prime volte con certe tipologie di titoli.

Insomma, c’è un fattore di intrattenimento che va chiaramente in direzione del gioco come fenomeno di massa.

Per questo alcune mode, in fondo, sono destinate a non passare mai.

Il futuro del gioco: sempre più inclusivo

Quale futuro per il mondo dell’intrattenimento e del gioco in particolare?

C’è da immaginare un futuro che vada sempre più verso l’inclusione, ma all’insegna della continuità dal punto di vista dello sviluppo tecnologico.

Inclusione con accessibilità sempre più garantita e con responsabilità sociale sempre più al centro di trame e sviluppi di storie.

La tecnologia darà il suo input, come sempre successo negli ultimi vent’anni.

Le nuove frontiere sono rappresentate dall’Intelligenza Artificiale – con l’ausilio del machine learning – e della Realtà Virtuale.

Questo sì che è un punto interessante, destinato a far parlare sempre più di sé.

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