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POGGIO S. MARCELLO Il Giorno della Memoria nella mostra di Angelo Melaranci (video)

Dedicata a Ferdinando Valletti deportato nei lager nazisti, inaugurata ieri alla presenza dei sindaci Giuseppina Spugni, Fabio Badiali e Tiziano Consoli

POGGIO SAN MARCELLO, 28 gennaio 2022 – Si sono aperte ieri proprio nel Giorno della Memoria, le porte della cripta della chiesa di San Nicolò che ospita la mostra di Angelo Melaranci, residente a Castelplanio.

Angelo che nella vita fa il Vigile del Fuoco, ma coltiva la passione della scultura e della ceramica e sin dal 2007 ha spesso raccontato attraverso le sue opere, l’orrore e il dolore della deportazione.

Nessuna delle opere esposte ha un nome, solo un tema, quello forte della shoah, e ognuna lascia libero spazio all’immaginazione, riportando inequivocabilmente alla mente quel terribile periodo.

È stata la prima opera realizzata dall’artista a dare vita a questa mostra, intitolata appunto Giornata della Memoria, quella della figura di un calciatore, di una valigia e di un pallone avvolto dal quel filo spinato divenuto ormai simbolo della shoah. Quindi, si sono susseguite tutte le altre in esposizione.


Quel calciatore era Ferdinando Valletti, ragazzo di 23 anni, lavoratore dell’Alfa Romeo, e giocatore del Milan che un giorno fu prelevato senza alcuna spiegazione, e deportato nei campi di concentramento di Reichenau, Mauthausen e Gusen. Ma proprio attraverso quel pallone si salvó da morte certa. Per Angelo lui è divenuto il simbolo della deportazione.

«E’ sempre stato un tema che mi ha molto colpito, quello della deportazione – spiega Angelo – cercherò di arricchire il numero delle mie opere per fare in modo che quel momento buio non venga mai dimenticato». Gli occhi di Angelo mentre si racconta sono visibilmente lucidi.

«Entrare in silenzio – le parole del parroco don Mariano Piccotti –, il silenzio è d’oro in questi momenti. La cripta ci invita a fermarci e riflettere».

Presente alla serata inaugurale anche il sindaco Giuseppina Spugni che ha sottolineato come «la mostra è veramente bella, ci fa sentire emozioni forti nella drammaticità che rappresenta, una realtà durissima, colta e ben rappresentata dal nostro scultore». 

Il sindaco di Castelplanio Fabio Badiali ha voluto ringraziare Angelo per le sue opere che sono emozionanti e nello stesso tempo toccanti che «trattano un tema veramente drammatico, quello dell’olocausto, con tanti morti, tanta cattiveria, senza sapere per cosa. Angelo con le sue opere è riuscito a mettere in evidenza questo dramma».

Non è voluto mancare alla serata il sindaco di Maiolati Spontini, Tiziano Consoli, che ha evidenziato come «in questa Giornata della Memoria, dove si ricordano le tante vittime della shoah, una giornata ricca di emozioni, la testimonianza di Angelo Melaranci attraverso Ferdinando Valletti, ci insegna a non dimenticare mai gli orrori del passato ma a ricordare le terribili esperienze dei nostri cari che hanno vissuto in prima linea questa tragedia. Deve essere un segnale positivo per i nostri giovani, che ricordino sempre i racconti dei propri nonni per costruire un percorso di libertà, giustizia e democrazia».

La Giornata della Memoria ha un duplice compito: quello di ricordare la  morte, il terrore e le persecuzione che milioni di persone hanno vissuto sulla propria pelle durante il nazismo, e quello di tramandare, raccontando la Shoah alle nuove generazioni perchè tutto questo non accada più. 

(Redazione)

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