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Cronaca

SAN VICINO DISCARICHE A CIELO APERTO TRA I BOSCHI DI PIAN DELL’ELMO

nella foto: rifiuti lasciati accanto ad un albero

nella foto: rifiuti lasciati accanto a un albero

nella foto: rifiuti lungo il sentiero

nella foto: rifiuti lungo il sentiero

SAN VICINO, 18 agosto 2015 – Da molto tempo avevo desiderio di scrivere due righe sul parcheggio a pagamento che l’Ente proprietario dell’area ogni anno, il giorno di Ferragosto, impone con restrizioni e controlli a tutti coloro che si recano nell’amena località per passare un giorno diverso e magari lontano dall’afa cittadina. Ma sul tale decisione, sacrosanta e nelle prerogative dello stesso Ente, ho rilevato almeno un paio di defezioni infastidiscono non poco. La prima riguarda i soldi incassati dall’Ente Comune (se è proprietario e responsabile) con il parcheggio a pagamento a ché questi siano usati per aggiustare alcuni tratti di strada particolarmente accidentati che da Pian dell’Elmo conducono a Canfaito, perché la promozione del turismo non può passare attraverso certi disservizi, capaci di procurare incidenti ai villeggianti che passeggiano o ai cicloamatori costretti a scendere dalla bicicletta per non cadere, oppure danneggiare auto e camper che percorrono la strada. La seconda riguarda la totale assenza di controlli dei campeggiatori che occupano tali spazi pubblici, lasciandovi immondizia di ogni genere, nonostante i numerosi cassonetti appositamente sistemati per quei giorni, aggiunti a quelli che lì sono dislocati tutto l’anno dall’Ente gestore. Una bellissima pineta o angoli di bosco che diventano depositi di sacchi d’immondizia non è uno spettacolo che possiamo permetterci; le foto scattate lunedì 16 agosto a Pian dell’Elmo mostrano come certi maleducati, per non trasportare i propri rifiuti_oddorifiuti per 50 metri e metterli negli appositi cassonetti, posizionati un po’ ovunque, abbiano preferito lasciarli dove capita. Non c’è che dire! È stata sicuramente una decisione “sofferta” per certi amanti della natura o forse hanno deciso così perché pensavano che la pulizia della cosa pubblica fosse inclusa nel prezzo del parcheggio? Senza attenuanti se la cavano i campeggiatori che hanno sostato negli splendidi boschi di Canfairo, dove l’immondizia, in assenza dei cassonetti presenti lo scorso anno, hanno raccolto i rifiuti e li hanno sistemati sopra i bracieri che servono per cucinare, senza intuire che forse era meglio portarsi dietro il fardello e metterlo nel primo cassonetto utile. Chissà perché coloro che frequentano le località di montagna dell’alta Italia o viaggiano all’estero, si guardano bene dal gettare in terra i rifiuti in luoghi aperti ma li accomodano negli appositi contenitori con la solerzia che può avere una persona educata?
(Oddino Giampaoletti)

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