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POGGIO SAN VICINO Piccolo Comune “in rosa” tutto da scoprire

Il sindaco Sara Simoncini: «Porto con enorme rispetto, responsabilità e dignità la fascia tricolore»

Poggio San Vicino è un piccolo Comune di 250 anime nell’alta valle dell’Esino.

Antico castello posto ai piedi del San Vicino, nel Maceratese, è tra i pochi ad avere come amministratore un Sindaco giovane e donna, l’ing. Sara Simoncini.

Uno dei pochi Comuni nel territorio retto da una donna, come si spiega questa difficoltà delle donne di arrivare a occupare poltrone politiche?

«Purtroppo a ricoprire questo ruolo siamo ancora poche e sparse, per questo facciamo fatica a fare squadra. Quella che si forma spesso è al maschile e difficilmente la scelta della punta converge nella figura femminile. Rimane il margine, la quota rosa, alla quale non ho mai creduto, purtroppo ad oggi rappresenta l’unica alternativa all’assoluta assenza della donna nelle stanze dei bottoni. Altro aspetto su cui urge lavorare è l’assoluto bisogno di accrescere la consapevolezza delle donne: consapevolezza delle loro capacità e delle loro enormi potenzialità. Questo è un lavoro che va fatto sin dagli albori, sin da bambine. Talvolta manca il coraggio di credere in noi stesse, manca l’autostima, fondamentale per portare sino in fondo la nostra scalata». 

Lei è mamma, lavoratrice e amministratrice, quanto è difficile conciliare questi ruoli tra loro?

Sara Simoncini

«E’ faticoso, lo ammetto e lo è più mentalmente che fisicamente. La nostra naturale capacità organizzativa ci permette di incastrare tutto, ma è ovvio che ci sono delle rinunce da fare, rinunce da parte di tutti, ognuno deve cedere un pezzo a favore di questa causa. Senza il supporto di tutta la mia famiglia io non potrei assolutamente fare tutto quello che faccio. Spesso i sensi di colpa si fanno sentire, soprattutto nei confronti di mia figlia, si avverte la sensazione di toglierle del tempo. Ma poi, riflettendoci sopra, questi sensi di colpa spariscono, perchè penso all’infelicità di talune donne costrette in ruoli che non le soddisfano. Così il mio pensiero va a mia figlia e alla donna che vorrei che fosse: una donna libera di crescere, di esprimersi in ogni ambito, una donna pienamente appagata. Io cerco di esserlo e provo a trasmetterle questa sensazione».

Governa un Comune piccolo, nonostante ciò è riuscita a essere presente in varie occasioni e manifestazioni nazionali. Anche in udienza dall’ex – presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Che emozione è stata?

«La mia presenza ha rappresentato un riscatto per il mio territorio. Ma anche per tutti i piccoli Comuni montani. Credo sia corretto che anche per il Sindaco di un piccolo Comune ci siano queste possibilità, al pari degli altri amministratori. Come gli altri portiamo con enorme rispetto, responsabilità e dignità la fascia tricolore».

Poggio San Vicino è però grande da un punto di vista di bellezze storico, artistiche e naturali, in estate si popola di tanta gente: cosa un turista non può assolutamente perdere?

«Da padrone la fanno le bellezze naturali. I paesaggi e i panorami che si possono godere dal nostro Comune sono assolutamente meravigliosi. Il turista non può perdere una visita alla nostra torre medioevale e al limitrofo parco, alla chiesa dei Ss Giovanni Battista ed Evangelista contenente gli affreschi del De Magistris, e alla chiesa di Santa Maria Assunta. Imperdibile è l’affascinante percorso denominato “La Valle dei Mulini”, riscoperto dai nostri ragazzi della Pro Loco La Torre».

Cristiana Simoncini

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