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Polizia Niente armi a chi è segnalato per reati da “Codice Rosso” 

armi

Ritirate cautelativamente a quanti si erano resi protagonisti di minacce, liti in famiglia, atti autolesionistici: 60 pistole e 90 fucili, tra prelevati o consegnati, avviati alla rottamazione

Ancona, 25 luglio 2022 – Altre 150 armi inviate alla rottamazione: 60 pistole e 90 fucili ritirati o versati alla Polizia di Stato.

La Divisione Polizia Amministrativa è impegnata da mesi a eseguire controlli sui detentori di armi comuni da sparo residenti in provincia al fine di verificare il rispetto delle norme previste in materia

Negli ultimi mesi la Polizia Amministrativa della Questura di Ancona ha ritirato cautelativamente armi da fuoco a persone segnalate nel corso dell’attività di Polizia giudiziaria per liti in famiglia e maltrattamenti (il cosiddetto “codice rosso”).

In particolare nell’ottobre 2021 nel corso di un intervento per lite, sono state e armi di un anconetano di 45 anni che aveva schiaffeggiato la propria compagna: all’uomo, conseguentemente, è stata ritirata la licenza di Polizia e anche 4 armi detenute, tra cui una pistola e una carabina. 

Un altro intervento è stato effettuato nel febbraio di quest’anno dalla Squadra Volanti che ha impedito che un 55enne si suicidasse al parco di Posatora. L’uomo aveva con sé, in auto, una pistola a gas e un coltello a serramanico, mentre a casa invece deteneva regolarmente una pistola e un fucile da caccia che gli sono stati ritirati. 

Sempre nel febbraio di quest’anno sono state ritirate armi bianche (3 pugnali, una spada tipo gladio, una katana e un machete) detenute in casa da un ragazzo di 36 anni che aveva minacciato un suo conoscente. 

Tra quelle ritirate e quelle versate spontaneamente da persone che le detenevano, sono state inviate alla rottamazione, negli ultimi tre anni, ben 1.300 armi, di cui 32 sono state ritenute di interesse storico e per questo saranno inviate al Ministero dei beni culturali.

Il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione

Dal 14 settembre 2019, infatti, chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione, in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto, previsto dall’art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol.

Il certificato medico è rilasciato dall’ufficio medico legale delle Asp o da un medico militare, della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il richiedente, sottoponendosi agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di famiglia, di data non anteriore a tre mesi. 

Sono esentati dall’obbligo di presentazione i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi (caccia, sportivo, porto difesa personale) in corso di validità. In caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza dell’ultimo rinnovo. 

Le persone che non consegnano il certificato agli uffici di Polizia (Questura per i residenti ad Ancona, Commissariati di Ps di Fabriano, Jesi, Senigallia e Osimo per i residenti in quei centri) o alla Stazione dei Carabinieri che avevano ricevuto le denunce di detenzione, riceveranno una diffida per la presentazione del certificato stesso. Se nei successivi 60 giorni la certificazione non sarà presentata, le armi saranno ritirate cautelarmente dalle Forze di Polizia e segnalati al Prefetto per la successiva emissione del divieto detenzione armi.

Nel caso che il detentore non voglia più la disponibilità dell’arma e non trovi una persona munita d’idoneo titolo di polizia cui cederla, anche a titolo gratuito, potrà richiedere agli stessi uffici di Polizia (Ufficio Armi della Questura di Ancona 071 228 85 58) o ai Carabinieri il ritiro per la successiva rottamazione.

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