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POSTE ITALIANE Dall’inizio dell’anno 13 assunzioni in provincia

Nell’organico nuovi impiegati, portalettere e addetti allo smistamento, Mattia Lucconi raccolta la sua esperienza di neo dipendente

ANCONA, 9 novembre 2021 – Prosegue l’impegno di Poste Italiane nel creare nuove opportunità di lavoro nel nostro Paese anche in un periodo segnato dall’emergenza sanitaria ed economica: in provincia di Ancona, da inizio anno sono state effettuat­­­e 13 assunzioni che si sommano agli 8 inserimenti del 2020.

Di queste, 13 risorse state selezionate dal mercato e andranno a rafforzare l’organico degli Uffici Postali della provincia di Ancona, tra operatori di sportello e specialisti consulenti finanziari, mentre altre 2 sono state inserite nella filiera logistico postale, avendo già lavorato in passato con Poste Italiane come portalettere o addetti allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 9 mesi.

Tra i nuovi assunti da Poste Italiane racconta la sua esperienza Mattia Lucconi, giovane 27enne di Ancona, assunto presso la Filiale di Ancona, oggi Specialista consulente ad Arcevia.

Mattia Lucconi

Come sei arrivato in Poste? 

«Dopo la laurea in Economia e Management al Politecnico delle Marche, ho iniziato a guardare il mercato del lavoro, questo sconosciuto… Ho sempre vissuto davanti all’ufficio postale, e quindi è stato naturale entrare nel sito di Poste e inviare la mia candidatura, visto che avevo i requisiti necessari. Pochissimi giorni dopo mi hanno chiamato e ora sono qui».

Questa assunzione ti ha cambiato la vita? Un lavoro del genere dopo 4 mesi dalla laurea è inaspettato

«Ho sentito sin da subito una grossa responsabilità, perché l’Azienda ha puntato su di me. Mi sono sentito orgoglioso del percorso fatto fino a quel momento». 

Hai trovato differenze nel lavorare ad Ancona centro e poi ad Arcevia? 

«Sì, perché ad Ancona c’è una clientela dinamica, varia, di tutte le età e tutte le culture. Qui ad Arcevia dove sono oggi, la clientela è più statica, i visi sono sempre gli stessi, con clienti un pochino più anziani che conoscono Poste da una vita». 

La tecnologia ti aiuta nel tuo lavoro? 

«Sì, è inevitabile. Da qualche anno a questa parte la rivoluzione tecnologica ha riguardato anche il nostro settore, e se una volta il cliente usciva con il Buono Postale cartaceo, oggi lo devo rassicurare sulla validità e sicurezza di quello dematerializzato. Io, come tutto l’ufficio postale, sono un punto di riferimento qui: tanti sono i clienti che mi chiedono di aiutarli a fare qualche operazione online o spiegazioni su qualche procedura. Io sono lì apposta: dico sempre che offriamo servizi personalizzati».

Un consiglio ai giovani che cercano lavoro? 

«Consiglio di non darsi per vinti e di inviare la candidatura a Poste perché è davvero molto semplice e in Azienda servono figure giovani e competenti, che vengono riconosciute. La voglia di imparare e la passione per le relazioni con i clienti fanno il resto».

Il piano di stabilizzazioni delle risorse destinatarie di precedenti contratti a tempo determinato con Poste Italiane segue gli accordi sindacali del 13 giugno 2018, dell’8 marzo e del 18 luglio 2019 nonché le successive intese in materia e, in particolare, quella del 22 dicembre 2020 che ha previsto 250 stabilizzazioni totali distribuite in 44 province in tutta Italia».

Le politiche attive concordate con le organizzazioni sindacali contribuiscono a realizzare in modo efficace le strategie delineate nel piano industriale “2024 Sustain & Innovate, in particolare per quanto riguarda la nuova organizzazione del recapito, con l’obiettivo di trasformazione da operatore incentrato sulla corrispondenza tradizionale a primario player del crescente mercato dei pacchi e leader nel segmento B2C.


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