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il parere dell’esperto

PSICOLOGIA Asse cervello-pelle- intestino e psicosomatica

La rubrica “Il parere dell’esperto” è uno spazio affidato a persone specializzate su argomenti di vasto interesse

 

 

 

Dott.ssa Silvia Mercanti, Psicologa-psicoterapeuta cognitivo

Asse cervello-pelle- intestino e psicosomatica

“Io penso dunque sono”…

Da questa “verità” pesante la filosofia e la medicina moderna hanno i mosso i propri passi, reputando che l’Io fosse “una sostanza, la cui intera essenza o natura consiste nel pensare, e che per esistere non ha bisogno di alcun luogo né dipende da alcuna cosa materiale. Di guisa che questo Io, cioè l’anima, per opera della quale io sono quel che sono, è interamente distinta dal corpo, ed è anzi più facile a conoscere di questo; e anche se questo non fosse affatto, essa non cesserebbe di essere tutto quello che è”  (Cartesio, Discorsi sul metodo).

Qui risiede proprio l’errore di Cartesio, legato alla separazione tra mente e corpo, ossia tra le più elaborate attività della mente e invece la struttura e il funzionamento di un organismo biologico.

La scissione cartesiana permea sia la ricerca sia la pratica medica; con il risultato che le conseguenze psicologiche delle malattie del corpo in senso stretto (le cosiddette “vere” malattie) di solito vengono trascurate, e prese in considerazione, semmai, in un secondo momento. Ancora più trascurati sono i fenomeni inversi, cioè gli effetti somatici di conflitti psicologici.

Partiamo quindi dalle conoscenze che l’embriologia ci fornisce: dopo la fecondazione la cellula subisce infinite trasformazioni e già dalla terza settimana possiamo riconoscere la formazione dei tre foglietti embrionali: l’ectoderma, il mesoderma l’endoderma. Nell’uomo l’ectoderma compare per ultimo e da esso si origineranno principalmente l’epidermide della pelle e il tessuto nervoso. In particolare verso il 18º giorno di sviluppo embrionale, il mesoderma induce parte dell’ectoderma sovrastante a differenziarsi in cellule neuroepiteliali cilindriche pseudostratificate, il cosiddetto neuroectoderma, che costituirà quella piastra neurale (o placca) che darà origine ai diversi sistemi nervosi.

Questo a sostegno della forte interconnessione tra sistema epidermico, sistema gastrointestinale e sistema nervoso (pelle, intestino e cervello).

Infatti anche nella struttura adulta possiamo notare come la pelle sia l’organo più densamente innervato mantenendo quindi una stretta correlazione tra cute e sistema nervoso si dice infatti che sono “come due gemelli che si separano prima della nascita e si cercano poi per tutta la vita”. Questo stretto grado di parentela spiega le evidenti correlazioni tra patologie cutanee e nervose: lo stress emotivo peggiora sensibilmente le patologie cutanee e allo stesso modo le malattie delle pelle possono rappresentare una notevole fonte di stress per l’individuo.

Inoltre comunemente si dice che la pancia è la sede principale delle emozioni e dei sentimenti, ed infatti si è evidenziato che nella pancia risiede proprio un secondo cervello, quasi una copia esatta per numero e funzione delle fibre nervose. Infatti produce sostanze psicoattive che influenzano gli stati d’animo, come la serotonina, la dopamina, gli oppiacei e le benzodiazepine e i calmanti. Al secondo cervello sono affidate le “decisioni viscerali”, cioè spontanee e inconsapevoli. Il vantaggio in termini ecologici è la rapidità della risposta, lo svantaggio è dato dalla scarsa mentalizzazione con conseguente mancanza di rielaborazione, monitoraggio e filtro. La risposta immediata/istintiva può contrastare con quella più riflessiva e avere un correlato fisiologico esprimendosi come blocco o come sintomo somatico.

Il disturbo psicosomatico evidenzia come il corpo sia il veicolo attraverso cui si può esprimere concretamente uno stato di sofferenza mentale o di disagio psichico.

Le emozioni, indipendentemente dalla patologia, vengono sempre espresse tramite il corpo in maniera del tutto fisiologica e transitoria. Ogni emozione è discreta, ha un inizio e una fine, così la sua sana manifestazione fisica.

Nella somatizzazione invece, certe emozioni non vengono riconosciute ed integrate nella propria trama narrativa, così si attiva il sistema nervoso autonomo che risponde con reazioni vegetative manifestando problemi fisici. E’ importante sottolineare che le manifestazioni organiche non sono prodotte intenzionalmente, e soprattutto sono reali per questo poi portano ad una reale sofferenza dell’organo interessato.

Data la stretta relazione che abbiamo evidenziato sopra tra cervello, pelle e intestino, è facile dedurre che i principali sintomi psicosomatici riguarderanno questi due ultimi sistemi. Infatti possiamo evidenziare comunemente disturbi dell’apparato gastrointestinale, quali nausea, meteorismo, vomito, diarrea, colite, ulcera gastrica, intolleranza a cibi diversi; oppure disturbi della pelle, quali acne, psoriasi, dermatiti, prurito, orticaria, secchezza cutanea e delle mucose e sudorazione eccessiva.

Il trattamento dei disturbi psicosomatici, proprio per la loro natura complessa e trasversale rispetto vari ambiti medici, deve prevedere sempre un intervento integrato: il medico specialista (dermatologo, gastroenterologo….) che possa prendersi cura dei “danni” organici evidenziati e lo psicoterapeuta che possa trattare la componente psichica del disturbo e comprendere le cause che lo hanno determinato.

Dott.ssa Silvia Mercanti

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