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REGIONALI “Movimento per le Marche”, la sanità al centro

Evidenziati gli errori commessi da chi ha governato sino ad ora, le proposte

ANCONA, 13 agosto 2020 – Uno dei punti principali del programma del “Movimento per le Marche”, la lista civica a sostegno della candidatura a governatore di Francesco Acquaroli, è il tema della sanità.

Secondo gli esponenti del Movimento, «le Giunte che hanno governato in questi anni hanno commesso alcuni errori. Parliamo della concentrazione di alcuni servizi nell’azienda sanitaria unica regionale, la sistematica chiusura delle strutture ospedaliere dell’entroterra, lo svuotamento progressivo dei servizi al cittadino, l’assenza di programmazione nei confronti dei medici di medicina generale e di tutte le cure primarie».

Ma anche «un approccio dilettantistico al problema delle liste d’attesa e l’aver portato avanti la costruzione di grandi strutture ospedaliere provinciali uniche benché siano ancora in funzione strutture valide ed efficienti».

Il Movimento per le Marche propone «la soppressione dell’Asur e l’istituzione di cinque Aziende Socio Sanitarie Locali, una per provincia, dotate di personalità giuridica e autonomia amministrativa e contabile. Al loro interno verranno istituiti i Distretti Socio Sanitari, con competenze specifiche per l’integrazione socio-sanitaria dei territori, d’intesa con gli Ambiti Territoriali Sociali».

Inoltre, «i presìdi ospedalieri dismessi devono essere riqualificati come ospedali di comunità, come un ponte tra ricovero e assistenza a domicilio e, più in generale, a quella di prossimità. Gli ospedali di comunità già esistenti, abbandonati da questa Giunta, devono essere riqualificati per garantire una sicurezza adeguata» spiegano gli esponenti della lista.

«La rete ospedaliera dovrà seguire al meglio il Decreto Balduzzi ma con maggiore perequazione territoriale. Si deve mantenere l’azienda “Ospedali Riuniti Umberto ILancisi -Salesi”, mentre l’Inrca verrà rivisitato, potenziato e possibilmente trasformato in Fondazione», proseguono gli esponenti della lista civica.

«Gli interventi per la disabilità devono essere finalizzati alla piena inclusione sociale, alla tutela dei diritti e delle pari opportunità per tutti e alla rimozione di qualsiasi barriera, anche mentale, che impedisca o limiti l’accessibilità ai diversi ambiti della vita».

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