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REGIONE Accreditato il Registro Tumori, quello delle Marche tra i più importanti

Territorio completamente coperto per monitorare lo stato di salute della popolazione, strumento fondamentale per la valutazione epidemiologica

ANCONA, 9 settembre 2020 – La Regione Marche ha ricevuto dall’Airtum (Associazione Italiana Registro Tumori) la notizia di aver accreditato il Registro Tumori Regione Marche (Rtm), riconoscendolo come Registro Tumori rientrante nei parametri di qualità (di processo e di esito) necessari per ricevere l’accreditamento Airtum.

Si tratta di un riconoscimento molto importante per la Regione Marche poiché significa avere una certificazione di qualità, accuratezza diagnostica e una struttura di analisi epidemiologica all’avanguardia, nonché un’omogeneità diagnostica a livello territoriale che inserisce il Registro Tumori Regione Marche tra i più importanti a livello nazionale. Viene così messo a disposizione della collettività uno strumento prioritario ai fini della governance sociale, sanitaria e ambientale di tutto il territorio regionale.

L’accreditamento ricevuto, dopo l’iter di attivazione, è il risultato di un percorso virtuoso che ha portato la Regione Marche ad avere un territorio completamente coperto dal monitoraggio costante del Registro (Rtm), attraverso l’utilizzo di nuove metodologie di analisi epidemiologica. A gennaio 2020 con una deliberazione della Giunta regionale era stato aggiornato il regolamento del Rtm anche dal punto di vista normativo, in conformità con il regolamento europeo sulla privacy che ha visto sinergia e coinvolgimento attivo delle strutture del Servizio Sanitario Regionale.

Cos’è il Registro Tumori Regione Marche

Il Registro Tumori è uno strumento fondamentale per la valutazione epidemiologica dei bisogni sanitari della popolazione e per valutare i risultati ottenuti in ambito sanitario. Permette, infatti, di monitorare costantemente lo stato di salute della popolazione, di misurare l’incidenza (nuovi casi), di analizzare la frequenza dei tumori a livello provinciale, di Comune o aggregati di Comuni, di identificare aree e sotto-popolazioni o gruppi di persone ad alto rischio e suggerire ipotesi di intervento in ambito preventivo.

Il Registro è attivato presso l’Osservatorio Epidemiologico Regionale dell’Ars, dove confluiscono periodicamente tutti i flussi informativi provenienti dalle strutture interessate presenti nella regione. Nell’ambito della struttura sono impegnati diversi operatori, opportunamente formati dall’Università degli Studi di Camerino e dall’Università Politecnica delle Marche.

La partnership con le Università di Camerino e la Politecnica delle Marche ha permesso di arrivare a codificare l’incidenza (i nuovi casi di tumore) relativa agli anni 2014/2015 e di stimare per la fine del prossimo anno un allineamento strutturale del 2017-2018.

I dati epidemiologici: l’analisi nell’ultimo anno codificato dall’equipe del Rtm (anno 2014), rileva un’incidenza di 9.709 nuovi casi di tumore maligno (eccetto cute) 5.303 maschi e 4.406 femmine, un’età media di incidenza di 69,6 anni (mediana 72 anni) nel sesso maschile (prima insorgenza tumorale) e 66,83 anni (mediana 69 anni) nel sesso femminile.

Complessivamente nel territorio regionale sono stati osservati 555,75 nuovi casi di tumore ogni 100.000 residenti (Tsi – 100.00). Le principali neoplasie distribuite per genere risultano essere: nel sesso maschile l’incidenza maggiore si rileva nel tumore della prostata 1.209 nuovi casi all’anno (un’età media di 70,51 anni e un tasso standardizzato di 155,62 nuovi casi ogni 100.000 residenti), il tumore del colon retto 811 nuovi casi/anno (un tasso standardizzato di 102,61 su 100.000 residenti) e il tumore del polmone 644 nuovi casi/anno (un tasso standardizzato di 81,51 su 100.000 residenti).

Nel sesso femminile l’incidenza maggiore si rileva nel tumore della mammella con 1.321 nuovi casi/anno (un’età media di 63,43 anni e un tasso standardizzato di n. 144,82 ogni 100.000 residenti) e il tumore del colon retto con un’incidenza di n.654 nuovi casi/anno (un tasso Ssandardizzato di 64,18 su 100.000 residenti).

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