Segui QdM Notizie

Attualità

JESI Luca Butini: «Hiv, una pandemia silenziosa»

webinar hiv luca butini

Webinar di Motore Sanità, l’immunologo e vice sindaco: «Pensare che il test non sia eseguibile con la stessa facilità con cui si può fare quello di gravidanza è difficile da giustificare alle nuove generazioni»

JESI, 20 giugno 2021 – Si è svolto venerdì il webinar organizzato da Motore Sanità su “Hiv: una pandemia silenziosa. Emilia-Romagna / Marche / Triveneto “.

Tanti gli interventi che si sono susseguiti su un tema nel corso degli anni sempre più relegato ai margini. Discussa la necessità della prevenzione e l’importanza di una corretta educazione, posto l’accento sui nuovi indicatori contenuti nel Piano Nazionale di interventi contro l’Hiv e Aids (Pnaids) previsto dalla Legge 135/90 e la presa in carico trasversale del paziente cronico con Hiv.

«La legge 135/90 ha partorito tutti i piani nazionali e regionali di intervento – ha commentato il dottor Marcello Tavio, specialista in malattie infettive – è la madre di tutte le battaglie. Ha posto le malattie infettive in Italia all’avanguardia nel mondo. Se abbiamo ottenuto dei risultati straordinari lo dobbiamo anche a questa legge e alla generosità, alla forza con cui le istituzioni si sono adoperate perché diventasse qualcosa di operativo ed effettivo sul campo».

«Finalmente togliamo il silenziatore ad alcune patologie che sono rimaste sottotraccia in questa immensa tragedia del Covid , cominciando dall’Hiv, la pandemia che non si è mai fermata da quando è entrata sulla scena agli inizi degli anni 80. Con i nuovi trattamenti siamo riusciti a trasformarla da una patologia che aveva un anno e mezzo in fase di Aids ad una sopravvivenza del paziente trattato che è paragonabile a quella della controparte sana senza Hiv. Ma tutto questo ha imposto la presa in carico e il mantenimento di questa tipologia di paziente. Il Covid rappresenta una grandissima occasione per fare una sanità migliore di quella che abbiamo lasciato, ci sono molti elementi che possono aiutarci: ad esempio la telemedicina, che non è più un modo per intervenire in una situazione di emergenza: bisogna farla diventare strutturale».

webinar hiv

«Il numero di test è l’elemento che più ha sofferto in epoca Covid – ha commentato il vicesindaco di Jesi, Luca Butini, medico immunologo – qui nelle Marche il self test è uno strumento che non è decollato, perché probabilmente non c’è ancora una tranquillità sufficiente da parte di una persona, che ritenga importante di sottoporsi al test, di andare in farmacia a comprarlo. Il numero di nuove diagnosi che abbiamo inviato al nostro referente regionale è inferiore rispetto a quello dell’anno scorso ma sappiamo che possiamo immaginarlo come un aumento del sommerso che ci troveremo a dover affrontare negli anni successivi. Una battaglia per la rimodulazione per l’accesso al test, anche dal punto di vista della richiesta scritta di consenso, merita di essere fatta. Pensare che non sia eseguibile con la stessa facilità con cui, per esempio, si può fare un test di gravidanza è difficile da giustificare alle nuove generazioni».

Il vice sindaco Luca Butini, affrontando il problema della diminuzione dell’attenzione mediatica, ha sottolineato l‘importanza dell’informazione tra i ragazzi.

Luca Butini

«Come associazione Anlaids Marche facciamo attività di prevenzione nelle scuole in tutte le regioni in cui siamo presenti e adesso abbiamo imparato a farlo anche a distanza e questo ci consentirà di raggiungere regioni in cui non è presente una nostra sede. Una delle prime domande che facciamo ai ragazzi è: avete fatto un po’ di educazione alla sessualità? e le risposte sono a macchia di leopardo, di solito dipende dalla sensibilità dell’insegnante. Naturalmente quel bacino di utenti ha un’attenzione diversa a seconda che certi argomenti siano stati trattati o meno. Un elemento importante da considerare se si vuole arrivare al risultato di zero contagi».

«Mi è capitato nei vari incontri che ho con i giovani – ha spiegato la giornalista Daniela Boresi – di porre la domanda: cosa ne pensate dell’Aids? e molti sono convinti che non ci sia più e che ci sia il vaccino. Col tempo è calato un silenzio pesante».

Hanno preso parte all’incontro Zoom anche: Claudio Zanon, direttore scientifico Motore Sanità; Anna Maria Cattelan, primario del Reparto malattie infettive dell’ospedale di Padova; Lucia Ferrara, Lecturer di Healthcare Management presso Sda Bocconi; Luciano Flor, direttore generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto; Lucia Di Furia, direttore dell’Agenzia Regionale Sanitaria ad interim Regione Marche; Andrea Marinozzi, dirigente farmacista Ospedali Riuniti Ancona; Valentina Solfrini direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare; Giovanni Guastella, vice segretario vicario regionale Fimmg Veneto; Massimo Magi, segretario regionale Fimmg Marche; Antonio Vittorino Gaddi, presidente Società Italiana di Salute Digitale e Telemedicina.

(c.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News