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ROSORA CASTELBELLINO NEL FRONTE POLITICO CONTRARIO AL PROGETTO DI INCORPORAZIONE: E SI PARLA DI “GRANDI MANOVRE”

ROSORA, 23 aprile 2016 – Si allarga il fronte politico contrario al progetto di fusione per incorporazione tra Maiolati e Rosora. All’assemblea di Angeli di Rosora che si è tenuta ieri sera (22 aprile) nell’aula magna della scuola media, si è presentato il sindaco di Castelbellino. Ovviamente c’erano anche i colleghi di Serra San Quirico, Castelplanio e Mergo che come nelle occasioni precedenti hanno di nuovo bocciato il percorso di incorporazione. Ai tanti presenti non è rimasto altro che ascoltare e vedere quelle slides che con il passare dei giorni sono utilizzate sempre più in maniera veloce. Dunque, in trincea è sceso anche Andrea Cesaroni, primo cittadino di Castelbellino, il quale ha puntato il dito sul fallimento dell’Unione della Media Vallesina; fallimento determinato, a suo dire, proprio dall’atteggiamento di Maiolati che ha sempre cercato una posizione capofila. Da ciò la decisione di Castelbellino e Monte Roberto di abbandonare l’ente sovracomunale e avviare un processo di unione dei servizi, restando però identità comunali distinte.

Insomma, un altro colpo assestato alle fondamenta del nuovo Comune il cui nome, secondo gli accordi presi tra gli amministratori maiolatesi e rosorani, resterà Maiolati, con una superficie totale di 30,90 chilometri quadrati e una popolazione di 8.265 abitanti (Rosora ne ha 1.997 e Maiolati Spontini 6.268).

E mentre si allarga il fronte dei contrari, come già riferito, a Rosora sarebbero in atto, sotto traccia, grandi manovre. Intanto c’è un gruppo di persone che si definiscono “libere intelligenze per il no” e stanno portando avanti il dibattito politico contro il progetto di fusione per incorporazione. Tra queste anche un ex amministratore ma non è il solo ad avere alle spalle esperienze comunali. Dice sull’episodio avvenuto la notte del 21 aprile al bocciodromo comunale di Moie in cui il sindaco Marchetti all’uscita dall’assemblea ha trovato una gomma della sua auto tagliata: “Sono gesti vandalici inqualificabili e da condannare, tuttavia nessuno di quelli contrari al progetto ha mai nemmeno pensato per un attimo di arrivare a gesti offensivi. Siamo e restiamo una sola comunità e gli amministratori sono amministratori di tutti”.

Ma ciò che si coglie nei ragionamenti delle persone è che qualcosa stia bollendo in pentola. Lo si capisce dalle parole appena pronunciate, dagli sguardi e soprattutto dal fatto che è iniziata la pausa degli incontri pubblici fino al 3 maggio (la prossima assemblea a Calcinaro è appunto prevista per quella data). Comunque, per ora è solo sussurrato…

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