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Sagra dell’Uva Classifica carri: «Noi giudici ora diciamo la nostra»

A una settimana dalla chiusura ancora fa discutere l’esito finale della sfilata: la giuria, amareggiata, vuole far chiarezza

Cupramontana, 9 ottobre 2022 – È passata più di una settimana dalla Sagra dell’Uva, e visto il forte rumore che è scaturito dalla classifica dei Carri, anche noi giudici ci sentiamo di dire la nostra.

Martedì 27 settembre abbiamo chiesto un incontro con i Capi Carri per capire i metodi di votazione, visto che girava voce che l’uva scarseggiava. Dopo 2 anni di fermo causa pandemia e la siccità che ogni anno ci colpisce, era bene rinfrescare la memoria a tutti sui metodi di valutazione.

Domenica 2 ottobre giorno della sfilata: ci siamo, ore 10.00 prontissimi.

Passiamo la mattinata al laboratorio carri per le prime votazioni compreso il Premio Morichelli, sembra procedere tutto bene, i carri sono tutti fantastici.

Al termine del primo giro nel pomeriggio della sfilata (domenica 2 ottobre), ci siamo riuniti come al solito, avevamo chiesto ai carristi di partecipare al conteggio delle schede, ma nessuno è intervenuto, mandando al loro posto, come rappresentanti, due persone del Comune.

Il problema nasce al momento di decidere se sommare il punteggio del Premio Morichelli alla scheda valutazione, cosa mai discussa con i carristi.. (e mai inserita nel regolamento). Abbiamo avuto pochissimo tempo per prendere una decisione, quindi noi cinque della giuria, più due rappresentanti dei carri decidiamo che sono due premi a se stanti, quindi i conteggi vengono separati.

Noi abbiamo giudicato il premio per le nostre competenze e per le richieste di valutazione.

Martedì 4 ottobre veniamo contattati per una riunione da alcuni Capi Carri dove ci facevano notare che nelle scorse edizioni quel premio era stato conteggiato sul risultato finale così da modificare la classifica.

Insieme a loro abbiamo deciso che per non stravolgere il tutto venga aggiudicato anche il Premio Morichelli (che di solito è un premio a parte, valutato dal giudice di Fano, non pervenuto), prendendoci così le colpe (decisamente immeritate) pur di accontentare tutti.

Il giorno seguente tutto cambia di nuovo: alcuni carristi chiedono un incontro con il Presidente della Sagra (nella persona del Sindaco) il quale acconsente di ricambiare tutta la classifica e di mettere oltretutto alla gogna 5 persone, senza nemmeno avvisarle, con post su facebook, sul giornale locale, e su carta stampata a livello regionale.

Purtroppo la frittata oramai è  fatta. Siamo stati coperti da insulti di ogni tipo, da ridicoliincompetentiubriachi e logicamente di partedi parte poi di cosa non si sa.

La cosa che fa più male è che per i primi giorni nessuno ha provato a dare una delucidazione in merito su quello che era davvero successo, lasciandoci insultare a destra e sinistra come se non riuscissimo a fare due conti senza excel, la matematica non è un’opinione è una realtà.

LAmministrazione comunale e tante persone che conoscevano la storia hanno scelto di restare in silenzio.

Questa è stata la cosa che ci ha più ferito.

Abbiamo avuto contatti con l’Amministrazione per chiedere un chiarimento sul post fatto, che secondo noi andava scritto in maniera più chiara. Silenzio assoluto.

Fine della favola: abbiamo dedicato l’intera giornata alla Sagra senza ricevere nulla, e diciamo nulla, da nessuno.  Il risultato? Solo insulti, insulti, insulti.

Ringraziamo di cuore i componenti del Carro Badia Colli, non perché inizialmente considerati vincitori, ma perché oggi (sabato, ndr) hanno detto la verità su quanto veramente accaduto in questa edizione.

Non volevamo fare polemichema siamo arrivati a un punto in cui una nostra risposta sulla vicenda era sinceramente dovuta, visto le offese ricevute.

Rimaniamo meravigliati dai metodi e modi con cui qualcuno purtroppo fa le coseDa sempre ci sono state lamentele da parte dei carristi e come ex carristi lo sappiamo bene, visto che le abbiamo vissute in altri tempi.  

Ma mai in tutti questi anni è stato cambiato un punteggio fatto e firmato dalla giuria

Forse il dover accontentare qualcuno questa volta era di fondamentale importanza, infangando persone che di sicuro non se lo meritavano.

Con questo ci congediamo, lasciando spazio a persone più preparate, magari meno ubriache...

Un grosso in bocca al lupo a tutti i carristi e a tutti i giudici per la prossima festa che verrà.

La giuria

Dal profilo Facebook “Carro Badia Colli“

*A nome di tutto il Carro Badia Colli, ci dispiace stiano passando tante idee non corrette e ci teniamo, nella maniera speriamo più chiara possibile, a spiegare la situazione:

La colpa non è della giuria: il malinteso si deve alla dimenticanza sia dei giurati che di TUTTI i carristi.Hanno deciso di non conteggiare più il premio Morichelli per la classifica finale, dato che la valutazione spettava al sesto giudice (di Fano) che quest’anno non faceva parte della giuria. Terminata la sfilata i giudici hanno prontamente parlato della questione e confermato la scelta, che però erroneamente non è stata messa per iscritto dai carristi, perché durante il conteggio non era presente nessun rappresentante dei carri (cosa richiesta volutamente dai giudici per evitare errori, ma non soddisfatta). Di fatto, la classifica di domenica rispecchia le decisioni prese in quel momento.

Martedì 4 ottobre è stata organizzata una riunione per chiarire la situazione, in cui siamo stati TUTTI d’accordo sulla decisione di congelare la classifica e lasciare che a tutti i carri venisse concesso lo stesso premio in denaro (nel nostro caso, rimettendoci).

Il giorno seguente è stata richiesta una nuova riunione perché un carro non era d’accordo sulla decisione, nonostante fosse stata accordata all’unanimità, ed è stata richiesta la pubblicazione di un articolo che spiegasse il tutto. Purtroppo questa pubblicazione doveva essere approvata da tutti i carri (previa lettura) e noi invece l’abbiamo letto una volta pubblicato, motivo per cui ci stiamo esprimendo soltanto adesso sulla questione.

Ci sono modi e modi per risolvere i problemi, e sicuramente la soluzione non è tramite provocazioni, incomprensioni, discussioni e “litigi” che vanno a rompere quella che è una delle espressioni più belle della nostra tradizione.
Ci teniamo a scrivere tutto questo per evitare che venga erroneamente incolpata la giuria e per mettere in chiaro le cose, senza che per questo si debbano perdere fiducia, rispetto e affetto nei confronti della Sagra e dei carristi.
Detto ciò, noi siamo estremamente soddisfatti, anche se avremmo preferito che la questione venisse affrontata con più rispetto, maturità, tranquillità e, a questo punto, anche onestà rispetto a ciò che è veramente successo.
Ci vediamo all’86°, più carichi di prima.
Sagra dell’Uva

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