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Cronaca

SAN MARCELLO MONTELATIERO E’ RINATO: DA EX CONVENTO A CENTRO SOCIO SANITARIO SPECIALIZZATO

SAN MARCELLO, 22 agosto 2017 – Una vera e propria folla ha assistito, ieri sera, ad un momento storico per la collettività sammarcellese; in occasione della tradizionale festa di Nostra Signora del Sacro Cuore, nota ai più come la festa del Convento di Motelatiero: centinaia di persone non hanno voluto perdersi la benedizione di una statua della Madonna, opera di Sergio Tapia Radic, un grande artista cileno innamorato del piccolo comune della Vallesina.

La serata era iniziata con la celebrazione di una S. Messa officiata dal Parroco di San Marcello, Don Alberto Balducci, che sia prima del rito religioso che durante l’omelia ha avuto parole di ringraziamento per coloro che si sono adoperati per la rinascita di questo luogo di culto e che continuano a farlo. Al termine del rito religioso, alla presenza delle autorità locali, dell’ex consigliere regionale Raffaele Bucciarelli e del suo “amico”, l’artista Tapia Radic, il giornalista Giannetto Rossetti ha raccontato le vicende legate al complesso di Montelatiero, alla sua trasformazione da ex convento dei frati Passionisti in Centro socio sanitario di alta specializzazione – Unico nelle Marche – dove sarà garantita la cura a soggetti affetti da problemi del comportamento alimentare e dove a questi sarà assicurata una terapia di riabilitazione. Il complesso si chiamerà “Villa Oasi”. “I lavori del secondo lotto – ha detto Rossetti – stanno procedendo secondo i programmi e dovrebbero essere completati entro quest’anno. Con il completamento di questo secondo lotto (spesa  un milione 670mila euro) il Centro sarà operativo”.

Dopo aver descritto il programma legato al complesso residenziale, il relatore ha aggiornato i presenti sul percorso seguito dalla chiesa, una proprietà comunale al pari dell’intero complesso. Questa non solo rimarrà luogo di culto, ma sarà oggetto di interventi migliorativi. Già nei mesi scorsi all’interno della chiesa sono stati effettuati ingenti lavori di ripristino della fruibilità, ben visibili a quanti, ieri sera, hanno gremito il sito, lavori che hanno “regalato” alla società “un documento eccezionale, ovvero il carteggio fra il Conte Alessandro Franceschini (il proprietario dell’intero complesso poi donati ai monaci ndr) il progettista e la ditta che ha costruito Chiesa e convento. Documento straordinario, di grade valore storico: ci sono lettere, progetti, disegni, rendiconto economico, i calcoli del collaudo e la descrizione dettagliata di opere, arredi e suppellettili. C’è anche il rendiconto dettagliato di tutti i costi. Pensate – ha concluso Rossetti – il conte Franceschini spese oltre 66 mila lire; una fortuna per l’epoca – eravamo nel 1892 – Per darvi una dimensione, oggi per ristrutturare ci vogliono più o meno sei milioni di euro”.

Parlando dell’autore dell’opera,,che poco dopo è stata esposta al pubblico e benedetta, Rossetti ha raccontato un po’ della sua vita e del fatto che, giunto all’età di 80 anni (ben portati), l’artista ha deciso di  stabilirsi su questa terra; una scelta che lui stesso ha giustificato arringando i presenti. Nel suo intervento Tapia Radic ha anticipato alla comunità la volontà di donare il suo “archivio” artistico al Paese che lui ha paragonato ad una lucciola nel buio della notte. Grandi applausi all’artista e alla sua opera nel momento in cui il drappo che la copriva è stato sollevato e la Madonna con Bambino si è mostrata ai presenti.

La serata si è conclusa con un graditissimo concerto eseguito dalla Fisorchestra Marchigiana, un complesso composo da giovani musicisti provenienti da tutte le Marche diretti dal M° Samuele Barchiesi.

s.b.

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