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Cronaca

SAN PAOLO DI JESI, LA CERIMONIA STRAGE DI VIA FANI, LE COMUNITÀ DELLA VALLESINA RICORDANO IL SACRIFICIO DEL CARABINIERE DOMENICO RICCI

ricci9SAN PAOLO DI JESI, 16 marzo 2015 – Le note del Silenzio eseguito da una giovane musicista hanno accompagnato stamattina (16 marzo) il ricordo di quel lontano 16 marzo 1978 quando un commando delle Brigate Rosse rapì in via Fani a Roma l’onorevole Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana. Vennero uccisi i due carabinieri che si trovavano a bordo dell’auto di Moro – Domenico Ricci e il maresciallo Oreste Leonardi – e i tre poliziotti sull’auto di scorta – Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.

L’appuntato Domenico Ricci era nato a San Paolo di Jesi e nel suo paese natale il sindaco Sandro Barcaglioni ha ricordato il 37esimo anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione della sua scorta. A rendere vivo il ricordo del drammatico avvenimento, che segnò la storia italiana, c’erano anche i primi cittadini dei paesi della Vallesina con i rispettivi Gonfaloni che hanno testimoniato la vicinanza delle comunità alla famiglia di Domenico Ricci e all’Arma dei Carabinieri. Oltre alle Istituzioni alla ricorrenza erano presenti i vertici regionali dell’Arma dei Carabinieri e la Tenenza di Jesi insieme con la Polizia di Stato.

La cerimonia si è svolta nel locale cimitero dove riposa Domenico Ricci. Sulla tomba dell’appuntato dei Carabinieri gli scolari di San Paolo hanno depositati mazzi di fiori insieme con la corona dell’Amministrazione comunale.
[Best_Wordpress_Gallery id=”8″ gal_title=”San Paolo di Jesi: cerimonia in ricordo del 37esimo anniversario della Strage di Via Fani a Roma (16 marzo 1978)”]
foto Enrico Spinaci

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