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SANITÀ “Eroi del Covid”, premiati con 12 euro al giorno

«Una parte degli incentivi economici ha solo sfiorato il portafoglio dei lavoratori, non vogliamo personale stanco, demotivato e arrabbiato»

ANCONA, 17 novembre 2020 – Mentre ancora una volta ai lavoratori della Sanità Marchigiana viene chiesto un ulteriore pesantissimo sacrificio per assistere le persone affette da Covid-19, le Aziende sanitarie si apprestano ad erogare il Premio agli eroi della sanità consistente in euro 12 euro netti giornalieri.

Fin dall’inizio avevamo colto l’inganno nascosto dietro le cifre milionarie messe a disposizione dalla Regione, ma in gran parte ottenute con finanziamenti statali. Parliamo però della precedente Giunta regionale, questo è bene chiarirlo. Migliaia di lavoratori sono tornati nei reparti Covid, senza essere stati motivati come meritano. Non dimenticando tutto il restante, impegnato a garantire gran parte dei servizi rivolti a tutto il resto dell’utenza che rappresenta la stragrande maggioranza delle persone malate e che non possono e devono essere abbandonate a se stesse.

Senza contare lo scandalo dei premi ai dirigenti regionali, bloccati ora in extremis, ma è bene ricordare che negli anni precedenti i dirigenti sono stati lautamente premiati senza che nessuno sia intervenuto per far cessare lo scandalo producendo un ulteriore schiaffo morale a tutti gli operatori sul campo, difficilmente dimenticabile.

In Area Vasta 2 la più grande Azienda sanitaria delle Marche è successo anche di peggio, perché una parte degli incentivi economici legati alle prestazioni aggiuntive che vengono pagate di norma al di fuori dell’orario di servizio ha solo sfiorato il portafoglio dei lavoratori Kit-Covid (lavoratori che hanno di norma un contatto diretto con pazienti positivi), senza che sia mai stato trasmesso alle scriventi organizzazioni sindacali, benché ripetutamente richiesto, uno straccio di documento che attesta la motivazione dei pagamenti.

Quanto sopra ha comportato anche l’erogazione di oltre 10.000 euro in cinque mesi, ad alcuni dipendenti, senza che abbiano mai lavorato un secondo nei reparti Covid-19.

Non basta, nonostante le nostre ripetute richieste di confronto sindacale da attuarsi nei tavoli di trattativa con la R.s.u. (Rappresentanza sindacale unitaria, regolarmente eletta), ancora una volta la direzione di Area Vasta 2 decide di realizzare ulteriori progetti senza averli mai concertati e sottoscritti con le parti sindacali, di sicuro non con U.s.b. F.s.i. F.i.a.l.s. che rimangono completamente escluse da ogni possibile condivisione in merito, e quasi sicuramente senza essere ad appannaggio della maggior parte dei lavoratori Covid ospedalieri.

Oltretutto dall’inizio dell’epidemia  all’incirca febbraio 2020, la direzione di Area Vasta 2 non è stata in grado di gestire tempestivamente il reclutamento del personale in maniera adeguata all’emergenza, assumendo per alcune figure molti meno lavoratori di quelli che si sarebbero resi necessari per coprire tutte le assenze, comprese anche quelle per malattia, quarantena, congedi, garantendo la copertura dei servizi nella maniera peggiore, limitando al massimo ferie e riposi.

Noi non vogliamo personale socio-sanitario-assistenziale stanco, demotivato, arrabbiato nelle corsie ospedaliere perché questo è il modo peggiore di curare le persone.

Segreterie aziendali Area Vasta 2

U.s.b Stefano Tenenti

F.s.i – U.s.a.e. Stefano Brutti

F.i.a.l.s. Fabrizio Ferrini 

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