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Sanità Al via oggi le Farmacie di comunità, Marche prime nella sperimentazione

Si tratta di 270 “sportelli salute” con nuovi servizi che vanno dal corretto uso dei medicinali agli screening, alle terapie per il diabete

Giunta regione marche

Ancona“Farmacia dei servizi” ai nastri di partenza: da oggi più di 270 farmacie delle Marche parteciperanno alla sperimentazione dei nuovi servizi nella Farmacia di Comunità.
Federfarma Marche ed Assofarm, ringraziano la Regione per l’impegno nel superare le problematiche burocratiche di un progetto da molti anni atteso, per delineare la farmacia che nei prossimi anni sarà a servizio del cittadino.

Il sistema di assistenza rappresentato dalle farmacie, dopo la fase emergenziale imposta dalla pandemia, è effettivamente percepito in maniera diversa da parte dei pazienti – cittadini, è un’evoluzione positiva che fa assumere alla farmacia il ruolo di hub terminale territoriale del sistema sanitario, primo baluardo a servizio del cittadino, anche intervenendo con immediatezza e capillarità, nel momento in cui il sistema della sanità pubblica è in affanno.

«Siamo orgogliosi di essere la prima regione in Italia ad effettuare questa sperimentazione – ha detto il presidente Acquaroli ieri nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Li Madou ad Ancona -. La fase che stiamo vivendo è di forte difficoltà per la sanità e per l’erogazione delle prestazioni e dei servizi e, in questo contesto, la capacità di fare sinergia e squadra diventa l’elemento dirimente per colmare il vulnus che si è creato nel tempo. La prima soluzione è quella di ottimizzare le risorse a disposizione mettendo in campo tutte le energie perché la risposta prestazionale sia all’altezza delle esigenze, nelle realtà più grandi, ma soprattutto in quelle periferiche. La rete delle farmacie è sicuramente un patrimonio da potenziare e valorizzare per fare la differenza soprattutto dove, in particolare nelle aree interne, la farmacia diventa l’unico presidio di prestazione sanitaria. Questo è quindi un inizio importante, ma come per tutti i progetti, adesso dobbiamo calarlo sul territorio per essere efficaci nel risultato creando le giuste condizioni».

Grazie al progetto, le Marche si trasformeranno dunque in un “laboratorio e saranno sotto la lente di ingrandimento degli addetti ai lavori per poter poi replicare le best practices anche nelle altre regioni. A prova della rilevanza dell’iniziativa, anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è voluto collegare in videoconferenza per complimentarsi per quanto fatto e per portare il proprio augurio di buon lavoro.


«Abbiamo proposto il progetto un anno fa e il Ministero della Salute lo ha finanziato con 1,4 milioni di euro – ha spiegato l’assessore Saltamartini – L’attività di sperimentazione interesserà circa 40mila utenti, ottimizzando anche la spesa farmaceutica attraverso l’uso corretto dei farmaci e il monitoraggio dell’aderenza alla terapia per il diabete e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si prevedono, tra l’altro, servizi di telemedicina come l’holter pressorio e cardiaco, elettrocardiogramma, autospirometria, ma anche un rafforzato supporto allo screening per la prevenzione del tumore del colon retto e l’avvio del fascicolo sanitario elettronico. Ringrazio le associazioni rappresentative delle farmacie con cui abbiamo un rapporto molto stretto: senza loro non saremmo riusciti nella vaccinazione contro il Covid con oltre 4 milioni di dosi somministrate»

«Con loro vogliamo rafforzare sempre più il rapporto per includere nuovi servizi. Anche nel piano sociosanitario abbiamo previsto un allargamento della collaborazione tenendo conto che in mancanza di medici sono il punto di assistenza più avanzato».

Andrea Avitabile, presidente di Federfarma Marche, ha sottolineato come «questa fase rappresenta un’evoluzione dell’attività professionale nell’ambito delle cure primarie, in cui il farmacista, nell’ambito del Servizio sanitario, diventa sempre più protagonista nell’erogazione di servizi correlati alla salute e alla prevenzione. Il farmacista acquisisce nuove funzioni, soprattutto sul fronte della prevenzione e della presa in carico del paziente, anche grazie al rafforzamento della telemedicina e a un nuovo modello di collaborazione con gli altri professionisti sanitar».

«Questa sperimentazione – ha precisato Marco Meconi come referente delle farmacie rurali – ha un valore particolare perché riconosce il valore anche delle aree interne della regione dove sono tanti i Comuni distanti dalle strutture ospedaliere: viene garantita ai cittadini, in modo uniforme su tutto il territorio, l’efficienza e l’appropriatezza di servizi sanitari primari. La nuova legge regionale di riforma e modernizzazione della sanità, combinata con questa sperimentazione della farmacia dei servizi, delinea un ruolo sempre più centrale della farmacia nella rete di assistenza territoriale e di cure primarie».


«La legge istitutiva della farmacia dei servizi – ha infine sottolineato Luca Pieri vice presidente nazionale di Assofarm, che associa le farmacie pubbliche – ha prodotto importanti accelerazioni nell’evoluzione del ruolo delle farmacie di comunità, abilitandole come primo presidio sanitario di riferimento sul territorio a nuovi servizi come prima risposta sul territorio ai bisogni di salute dei cittadini, in piena integrazione organica con il sistema di salute nazionale».

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