Vallesina
SANTA MARIA NUOVA, IN MUNICIPIO LA BANDIERA DELLA PACE CONTRO IL TERRORISMO E LA GUERRA
7 Febbraio 2015
SANTA MARIA NUOVA, 7 febbraio 2015 – L’amministrazione comunale di Santa Maria Nuova, aderisce ufficialmente alla Giornata nazionale d’impegno contro il terrorismo, la guerra e la violenza promossa dal coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani, che si svolgerà, sabato 7 febbraio 2015, un mese dopo la strage di Parigi, all’insegna del motto: “Liberté, Egalité, Fraternité – Reinventiamo la libertà, l’uguaglianza, la fraternità”.
Con deliberazione di giunta municipale n. 9 del 14 gennaio u.s. si è impegnata a esporre per oggi (sabato 7 febbraio) la bandiera della pace, un banner sul balcone del palazzo municipale con su scritto un versetto del corano “ chi uccide una persona è come se uccidesse tutta l’umanità e chi salva una vita è come se salvasse tutta l’umanità” in arabo e in italiano e di pubblicare sul sito istituzionale del Comune e diffondere con ogni mezzo, l’articolo della giornalista e scrittrice siriana Asmae Dachan “il terrorismo spiegato a mio figlio”.
In questo momento complesso, dobbiamo contrastare le semplificazioni e cercare le radici del problema senza cedere alla cultura dello scontro e dell’indifferenza.
La tragedia di Parigi ha scosso l’Europa ma la guerra è dappertutto; Nigeria, Siria, Iraq, Ucraina, Libia, Afghanistan, Palestina, Somalia, Sudan,…e tutti i giorni la guerra e il terrorismo fanno strage di vite umane.
Un piccolo gesto per rafforzare l’impegno del Comune di Santa Maria Nuova per la pace, contro il terrorismo, la guerra, la violenza, la cultura dello scontro e dell’indifferenza, per il riconoscimento del diritto umano alla pace con il supporto concreto dell’appello all’indirizzo del Consiglio Diritti Umani dell’ONU.
Costruire progetti di pace che coinvolgano in particolare i nostri giovani, che proseguirà con l’organizzazione di un incontro pubblico per ricordare le vittime di tutte le stragi che si susseguono nel mondo tutti i giorni, su cosa dobbiamo fare per evitare che prevalga l’indifferenza e la cultura dello scontro e discutere su cosa fare nel 2015 per promuovere la libertà, l’uguaglianza, la fraternità partendo dalle nostre comunità.
