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Cronaca

SASSOFERRATO STATO DI AGITAZIONE, I SINDACATI PROCLAMANO UN’ORA DI SCIOPERO ALLA GHERGO

SASSOFERRATO, 16 ottobre 2016 – «Tutto il Gruppo Ghergo ripiomba nell’incertezza. L’amministratore delegato e i suoi collaboratori, entrati in carica a luglio 2015 e responsabili di tutto il piano di riorganizzazione e rilancio del gruppo, sono stati “congedati” a fine settembre senza plausibili spiegazioni. Tutti i ruoli dirigenziali sono nuovamente ricoperti dai componenti della famiglia Ghergo, proprietaria del gruppo, che oggi stanno lavorando ad un nuovo fantomatico Piano industriale da presentare a banche e organizzazioni sindacali, con tempi indefiniti». Questo l’incipit del duro comunicato, unitario, di Fiom-Fim-Uilm sul Gruppo Ghergo, che tra l’altro ha acquistato il ramo bombole e serbatoi della ex Antonio Merloni.

«Dal 2009 ad oggi a Porto Recanati la stessa famiglia ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti esterni, con l’unico risultato ad oggi di avere peggiorato la situazione sia finanziaria che produttiva, nonostante l’uso continuo di ammortizzatori sociali e i sacrifici dei lavoratori», prosegue la nota sindacale.

A Matelica e Sassoferrato il piano di riorganizzazione e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione Marche e al Ministero del Lavoro non più tardi della scorsa primavera, «a causa di una serie preoccupante di ritardi sulle tempistiche concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea che sull’acquisizione e montaggio della nuova, rischia di essere messo in discussione compromettendo le prospettive future per entrambi gli stabilimenti».

Il 13 ottobre le organizzazioni sindacali e le Rsu di tutti gli stabilimenti delle province di Macerata e Ancona hanno coinvolto la Regione Marche con il suo assessore al Lavoro, Loretta Bravi.

Il 14 ottobre scorso, si sono tenute le assemblee dei lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo, dando avvio allo stato di agitazione e alla mobilitazione di tutti i lavoratori, a partire da un’ora di sciopero domani lunedì 17 ottobre, ultima ora del turno in tutti gli stabilimenti del gruppo.

«La preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali – si conclude la nota – merita risposte serie in occasione del prossimo incontro in Regione Marche programmato per il 4 novembre».

(cla. cur.)

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