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Sassoferrato Foto storiche tra Ottocento e Novecento, un secolo per immagini
Domani, sabato 26 aprile, alle ore 18, s’inaugura la mostra presso la chiesa di San Giuseppe

25 Aprile 2025
Sassoferrato – Dopo il convegno per il 70° di fondazione dell’Istituto internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato”, tenutosi lo scorso 5 aprile, promosso dallo stesso Istituto in collaborazione con il Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, con il patrocinio dei Comuni di Sassoferrato e di Tolentino, alla presenza del Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Dino Latini, del vice Sindaco di Sassoferrato, Paolo Tittarelli, del Sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, del Presidente del Consiglio comunale di Tolentino, Alessandro Massi, è in arrivo un secondo evento, tra quelli programmati dall’Istituto bartoliano per festeggiare la ricorrenza settantennale.
Domani, sabato 26 aprile, alle ore 18, si inaugura, presso la chiesa di San Giuseppe, la mostra di foto storiche di Sassoferrato: “Tra Ottocento e Novecento, un secolo di storia per immagini”. Interverranno il presidente dell’Istituto prof. Galliano Crinella e il sindaco Maurizio Greci.
Inoltre, dopo la pubblicazione del volume “Leopoldo Elia. Democrazia, Costituzione e forma di governo” (Collana “Studi Bartoliani”/9) e del secondo “Quaderno di Studi Bartoliani”, con tutti i contenuti della seconda edizione del Premio Bartolo da Sassoferrato per le scienze giuridiche e politico-sociali 2024, è in avanzata preparazione la terza edizione dello stesso evento che si terrà nella città sentinate sabato 31 maggio prossimo.
Nella mostra di foto storiche saranno esposte circa sessanta immagini, che dovevano essere pubblicate in volume, ma poi l’idea non si realizzò, per le quali aveva scritto un suo testo di presentazione il Maestro Renato Ottaviani, un protagonista della vita scolastica e culturale di Sassoferrato.
«Osservando queste fotografie, ciascuna avvolta nella patina del tempo, ritrovi le sembianze dei personaggi, dei luoghi e delle attività di cui è intessuta la storia della nostra Sassoferrato, prendi contatto con gli avvenimenti che hanno visto partecipi i nostri antenati, ritrovi vivo il ricordo della fanciullezza legato a luoghi particolari: il fiume, la chiusa, la valletta, la roccaccia, la foto di gruppo scolastico con gli insegnanti forse non più presenti alla nostra memoria. Nelle cose, spesso cancellate dalle esigenze dei tempi, ritrovi il segno delle iniziative legate ad un crescente impegno delle autorità municipali per uno sviluppo del centro urbano e della realtà locale».
«Così, si può rimanere piacevolmente sorpresi nel vedere l’immagine del corpo bandistico municipale, con tanto di cappello piumato e di alta uniforme. Non minore meraviglia si può provare nel vedere le fontane che sturavano in alto per la gioia dei bambini che, stimolati dalla banda, durante il concerto domenicale, rinnovavano di frequente la corsa intorno alla fontana per infilarsi tra uno spruzzo e l’altro. Poi, in tutta la sua imponenza, ecco apparire lo storico edificio scolastico incassato tra le rocce a mediare gli antichi contrasti tra i nobili del Castello e gli artigiani del Borgo, contrasti da cui ne nacque un ironico detto: “Tra ‘l Borgo e ‘l Castello, Sassoferrato ‘n du ello?”».
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