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Cronaca

SASSOFERRATO «Servizi a rischio per l’ospedale», l’allarme della Cisl-Fp

Altro nodo osservato dal sindacato, la sicurezza: «In questa struttura non esiste vigilanza»

SASSOFERRATO, 28 gennaio 2021 – Servizi a rischio per l’ospedale di comunità di Sassoferrato: l’ufficio prenotazioni e cassa ticket da quattro operatori in servizio, verrà a breve presidiato da un solo operatore.

A lanciare l’allarme è la Cisl-Fp, che con Alessandro Mancinelli e Stefania Franceschini osservano come «erano già rimasti in due da alcuni mesi, ma dal 1 febbraio, il secondo operatore andrà in pensione e sarà impossibile garantire la presenza costante dell’unico dipendente rimasto».

«Cosa succederà in caso di una sua assenza improvvisa, non è dato saperlo, siamo preoccupati dei risvolti che potrà avere, solo per fare un piccolo esempio, per chi deve accedere al servizio prelievi, non essendoci l’operatore che gestisce l’inserimento delle impegnative, non sarà possibile eseguire la prestazione con la solita tempistica, o non potrà essere eseguita affatto. Un solo dipendente – proseguono nell’analisi i rappresentanti sindacali – che gestisce la cassa ticket, consegna referti, servizio di portierato e informazioni, è un problema di servizi al cittadino ma anche di sicurezza».

«In questa struttura non esiste un servizio di vigilanza osservano Mancinelli e Franceschini – e l’operatore del front office è l’unico che in qualche modo riesce ad avere contatti con l’utente, prima che questo acceda ai vari ambulatori, centro prelievi e Rsa. Tante domande senza risposta, quello che ci appare chiaro invece, è che il servizio ai cittadini di Sassoferrato subirà un altro taglio e non sappiamo quale ulteriore decisione verrà studiata a tavolino per questo nosocomio».

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«Come Cisl-Fp abbiamo più volte evidenziato che la carenza di personale – concludono Mancinelli e Franceshini – il taglio di spesa di 4.415.420 euro, come si evince dalla determina Asur n.78 del 20 febbraio 2019 all’allegato 8, ha impedito di procedere con le assunzioni necessarie a coprire il turn over del personale, lasciando falle insanabili, che si stanno allargando mano a mano che il personale si avvia al pensionamento. La situazione sta diventando insostenibile e tutto l’interesse che ora gravita attorno all’emergenza covid, rischia di distogliere l’attenzione da tutte le altre problematiche che, già presenti e non affrontate, diventeranno presto insolvibili e ciò sarà ancora più evidente a emergenza conclusa, quando molte attività ora ridotte, ritorneranno a pieno regime».

(Redazione)

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