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Cronaca

SASSOFERRATO SI SPACCIANO PER MILITARI, AGGUANTATI DAI VERI CARABINIERI: DENUNCIATI PER TRUFFA NEI CONFRONTI DI UN’ANZIANA

SASSOFERRATO, 26 novembre 2016 – Ancora una truffa ai danni di anziani. Vittima questa volta un’80enne di Sassoferrato.

Nei giorni scorsi, alla porta dell’anziana ha bussato un uomo. Appena la signora ha aperto la porta, l’uomo ha raccontato la solita storia. Le dice che la figlia ha avuto un incidente e che si trovava dai carabinieri perché rischiava di essere denunciata. L’anziana, in un primo momento, non ci crede ed il truffatore non si scoraggia e rilancia. Fornisce alla signora un numero di cellullare per la conferma di quanto stava accadendo. L’80enne chiama dal telefono di casa a questo numero che le è stato fornito. All’altro capo ha risposto il complice del truffatore che, fingendosi un avvocato, ha confermato tutta la storia relativamente all’incidente. “Rischia grosso, è dai carabinieri” ed interrompe la comunicazione, non riagganciando, però, la cornetta. Un particolare del quale l’80enne non si accorge. Visibilmente agitata, la signora prova a chiamare il 112. All’altro capo del telefono, camuffando la voce, interviene nuovamente il complice del truffatore. Quest’ultimo conferma la storia del truffatore in ogni suo punto, confermando che se avesse inviato dei soldi alla figlia, non avrebbero proceduto con la denuncia. E per rendere ancor più credibile tutta la storia, ha rassicurato la signora anziana che a ritirare i soldi sarebbe venuto un collega in borghese.

Dopo neppure cinque minuti, ecco il finto carabiniere in borghese – molto probabilmente lo stesso uomo che ha finto, per telefono, di essere prima un avvocato e poi un carabinieri – bussare alla porta della malcapitata. Alla richiesta di prendere i soldi in contanti, la signora ha confessato di non averli in casa. Ma era disposta a consegnargli i gioielli in oro per un totale di circa 6mila euro di valore. Il finto carabinieri in borghese con il truffatore che per primo ha bussato alla porta dell’80enne, arraffano tutto e scappano, raggiungendo una Fiat 500 nuovo modello, all’interno della quale vi era una donna al posto di guida, il probabile palo pronto a scappare insieme al resto della banda dei truffatori qualora si fossero messe male le cose. Una volta saliti in auto, via da Sassoferrato a tutta velocità.

L’80enne, preoccupatissima per le sorti della figlia, aspetta per qualche minuto. Poi, prova a chiamare la figlia. Quest’ultima risponde e le dice di non aver avuto nessun incidente, né di essere stata portata in caserma dai carabinieri. Scatta immediatamente la denuncia ai veri carabinieri della stazione di Sassoferrato che, insieme ai colleghi della compagnia di Fabriano, si mettono subito in cerca della banda di truffatori, segnalando anche ai colleghi umbri quanto accaduto.

Grazie a questa tempestiva azione, l’auto sulla quale erano scappati i tre, è stata ritrovata a Spoleto. A bordo, però, vi erano solo un uomo ed una donna, entrambi campani. Nell’auto, i militari umbri hanno trovato tutta la refurtiva sottratta alla signora di Sassoferrato. I due sono stati, ovviamente, denunciati per truffa. I gioielli sono stati restituiti alla legittima proprietaria. Continuano le ricerche per trovare il terzo componente della banda.

(cla. curt.)

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