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SCUOLA Sindacati: la riapertura non ha funzionato

Nonostante gli oltre 130 autobus in più, nelle ore di punta i mezzi sono pieni e le fermate sono affollate

ANCONA, 1 febbraio 2021 – La riapertura delle scuole superiori, come temevamo e nonostante gli appelli e le richieste del sindacato, non ha funzionato; per l’ennesima volta la macchina organizzativa del trasporto pubblico in alcune province, nonostante il grande impegno dei Prefetti per garantire la salute e sicurezza dei cittadini e dei lavoratori impiegati, non ha dato i risultati sperati.

Come sindacato, durante gli incontri istituzionali, abbiamo proposto soluzioni in vista della riapertura della scuola che rendevano l’applicazione delle norme di prevenzione del Covid ancora più efficaci, (steward, supplementi, servizi dedicati, ecc.). Ad oggi i lavoratori a livello regionale ci riferiscono che si riscontrano ancora tutta una serie difficoltà, di inefficienze e di carenze. Il tutto in un contesto in cui il sindacato da mesi cerca di far capire quali sono le strategie giuste per la gestione della situazione attuale.

Nonostante gli oltre 130 autobus in più messi a disposizione dalle aziende i colleghi ci riferiscono che nelle ore di punta i bus sono pieni e le fermate sono affollate. Le segnalazioni arrivate dai lavoratori del settore non fanno sconti all’organizzazione del servizio. Sull’utilizzo degli steward, ad esempio, avevamo chiesto certezze sul numero e su una presenza importante di questi: le carenze che abbiamo riscontrato sono proprio sui numeri, sia a terra che a bordo dei mezzi.

Eppure lo avevamo detto: servono maggiori risorse rispetto a quelle messe a disposizione per affrontare questo periodo di pandemia garantendo maggiore sicurezza nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, investimenti per incrementare il personale presente sul campo. Solo così si può affrontare con serietà una sfida così importante. Occorre fare controlli sulle aziende affinché le risorse e le misure predisposte siano effettivamente utilizzate per gli obiettivi prefissati.

Le organizzazioni sindacali rimangono convinte che il mezzo pubblico è sicuro se verranno applicate le misure mitigative previste dai protocolli.

Filt Cgil, Uil Trasporti e Faisa-Cisal

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