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Coronavirus Scuole chiuse, l’ordinanza fino al 4 marzo

La Regione Marche ha disposto la chiusura da domani 26 febbraio al 4 marzo. Manifestazioni pubbliche sospese, Governo deciso a impugnarla

ANCONA, 25 febbraio 2020 – Scuole chiuse fino a mercoledì prossimo 4 marzo. L’ordinanza della Regione Marche, “stoppata” nella giornata di ieri da una telefonata del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Governatore Luca Ceriscioli, diventa esecutiva.

Ma non mancano le polemiche in quanto il Consiglio dei Ministri vorrebbe impugnarla in quanto ritenuta decisione unilaterale con la quale il governatore delle Marche si sarebbe sfilato dall’accordo raggiunto durante l’incontro Governo – Regioni, venendo meno all’impegno preso con tutti gli altri governatori.

Scuole chiuse

Nell’ordinanza n° 1 del 25 febbraio 2020, il Presidente della Giunta Regionale ha disposto a partire dalle ore 00.00 di mercoledì 26 febbraio alle 24.00 di mercoledì 4 marzo:

la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche, universitarie e di alta formazione professionale e dei percorsi di istruzione e formazione professionale (ad eccezione delle attività formative svolte a distanza e quelle relative alle professioni sanitarie)

Quindi, strutture aperte con personale in servizio.

Gite scolastiche sospese, musei e biblioteche chiuse

la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia in Italia che all’estero; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e delle biblioteche; la sospensione dei concorsi pubblici ad eccezione di quelli relativi alle professioni sanitarie.

Raccomandazioni

L’ordinanza si conclude con un decalogo di misure igieniche raccomandate per prevenire il Coronavirus, quali:

lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche; evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi naso e bocca se si starnutisce; non prendere antivirali o antibiotici se non prescritti;

pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool; usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assistono persone malate; i prodotti made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi; contattare telefonicamente i medici di medicina generale o la continuità assistenziale se si hanno febbre, tosse o difficoltà respiratorie e si è tornati dalla Cina, o da altre aree di conclamato contagio; gli animali di compagnia non diffondono il virus.

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